Una bella storia di sport che parte da una antica amicizia. A Bologna ce lo ricordiamo tutti, Paolo Fantazzini, scomparso prematuramente per un crudele male che affligge anche tanti sportivi. Vestiva il #30 dei Warriors e ci aveva giocato dall’inizio, vincendo anche il Super Bowl in casa, al Dall’Ara, nel 1986, partita che ancor oggi vanta il record di spettatori di sempre in Italia.
Lo posso dire con orgoglio, perché proprio chi scrive lo aveva coinvolto, visto che eravamo a scuola assieme.

Una storia di amicizia, di rispetto e di memoria, quella che portò nel 2011 alcuni amici a fondare una squadra di flag football (quel football in cui il placcaggio è simulato dallo strappo di una delle due bandierine, flag appunto, appese ai fianchi).
Luca “Panino” Danielli, Filippo Fochi, Jacopo Deyla, Carlo Savini, qualcuno ex Warriors e qualcuno ex Doves, ma tutti uniti dall’amicizia con Paolo.

Questa è la storia. Poi campionati, tornei, molti ex giocatori a divertirsi in questa compagine affiliata ai Warriors il cui nome completo è “Taz 30 Warriors flag football team”, fino al successo ottenuto nel week end: V assoluti in massima divisione!

L’impresa porta la firma di sette ardimentosi, che si sono spesi giocando doppio ruolo: Giacomo “Jack” Vanni , Filippo Frascaroli, Manuel Masi, Andrea Bello, Mirko Gardosi, Edoard Gulisano i “Magnifici 7”, capitanati da Marco “Grinta” Guidi.

«Lo scorso anno il bel risultato fu arrivare alla serie maggiore, ma quest’anno, nonostante defezioni, covid, difficoltà ad allenarsi e a giocare, il team ha ottenuto il risultato più bello di sempre: quinti assoluti a livello nazionale - spiega Marco Guidi, da dietro un barbone da hipster, ormai suo “trademark” - Sono quarterback per necessità, in quanto gioco ricevitore - racconta soddisfatto della prestazione - e credo che sia stata davvero un’impresa quella che abbiamo realizzato contro team strutturati, pieni di talentuosi giocatori. Dedichiamo la prestazione al nostro ispiratore, “Taz”, sperando di fare molto meglio la prossima volta».

Così dopo i campioni 65ers Arona, Refoli Triste, Raiders Roma, Leoni Basiliano, i Taz 30 Warriors si sono arrampicati fino alla “final eight” e nella wild card hanno ceduto le armi 45-19 ai Leoni. Ma poco importa, il miglior risultato di sempre con una squadra composta del minimo legale per giocare, è un trionfo.

Così passa in archivio la stagione e si aggiunge al palmarès dei Warriors un altro risultato degno di nota, non fosse altro per lo spirito che anima questi ragazzi: onorare la memoria di un amico scomparso cui è dedicato il nome del team.

Adesso si va in “letargo” ma siamo certi che presto risentiremo 10, 20 Taz 30! …il grido di battaglia dei ragazzi del flag football.

La pagina di facebook dei "Taz30" è piena di ricordi della stagione appena passata e, su tutti, spicca un pensiero che ci piace riportare integrale, senza commenti:

“La Borsa adesso è appena stata vuotata, ma è ancora piena della stagione appena terminata.

Ringrazio che siamo riusciti a finirla e ringrazio che ci sia stata. Grazie Taz30 Warriors Flag Football Team, per tutto, per il breve ma intenso campionato, per le persone, amici, compagni che ho potuto rivedere e affrontare in un periodo così buio.

La Luce c’è e tornerà a brillare per tutti, per noi e per il valore dello Sport e dell’Amicizia.

Non siamo mai soli!
Bisogna ricordarlo sempre.          
10 20... Taz 30! ».

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