Vlahovic (ph Image Sport)

A un terzo di stagione ormai archiviato, è il momento giusto per iniziare a tirare le somme sui nomi che hanno confermato le aspettative e su quelli che invece hanno deluso tifosi e addetti ai lavori. Dai bomber più prolifici agli oggetti misteriosi dell'ultimo mercato, ecco i top e i flop fino a questo momento.

Goleador puri e fantasmi sotto porta

Senza un buon finalizzatore, anche la squadra più forte rischia di non riuscire a portare a casa il risultato: ecco perché vogliamo iniziare proprio dagli attaccanti questa breve analisi sui migliori e peggiori di inizio campionato. Due nomi che si stanno facendo valere e che ben rappresentano l'importanza dei veri bomber sono quelli di Dušan Vlahović e Giovanni Simeone, protagonisti rispettivamente con Fiorentina e Verona, vere e proprie sorprese del torneo. Se per il serbo, tuttavia, si tratta di una conferma rispetto all'anno scorso, in pochi avrebbero puntato sull'argentino, soprattutto dopo l'inizio pessimo degli scaligeri: con l'arrivo di Igor Tudor in panchina, però, il Verona ha cambiato rapidamente rotta grazie anche ai gol del "cholito", di cui alcuni pesantissimi (vedi le 4 reti rifilate alla Lazio e i 2 gol valsi 3 punti contro la Juventus).

Escludendo le certezze come Immobile e Zapata, è da sottolineare l'ottimo rendimento di Mattia Destro, che nonostante la situazione di classifica poco rassicurante del Genoa si sta ritagliando un ruolo da vero protagonista a suon di gol, e per Victor Osimhen, consacratosi come uno degli attaccanti più in crescita dell'intera serie A. Menzione a parte per Zlatan Ibrahimovic, non tanto per le indiscusse qualità che tutti conoscono, ma per il fatto che anche a 40 anni suonati sia tuttora uno degli attaccanti più forti e decisivi del campionato.

Per quanto riguarda i flop, finora non ha certo brillato il neo-attaccante della Roma Tammy Abraham, su cui società e tifosi avevano riposto grandi aspettative, ma date le qualità tecniche e la giovane età del calciatore sarebbe meglio lasciargli il tempo di ambientarsi al meglio. Discorso diverso sull'altra sponda del Tevere, ossia quella laziale, dove il kosovaro Muriqi continua a essere un vero e proprio oggetto misterioso: bomber prolifico in Turchia, dal suo arrivo in Italia Muriqi ha fatto vedere ben poco e, come riporta Calciomercato.com, sembra ormai quasi sul punto di essere ceduto.

Osimhen (ph Image Sport)

Dalla porta al centrocampo, chi sale e chi scende

Messi da parte gli attaccanti, diamo un'occhiata agli altri reparti per scoprire quali sono stati i giocatori con i rendimenti migliori e peggiori. Tra i portieri più deludenti fino a questo momento, sicuramente va menzionato lo juventino Szczesny, che più volte si è mostrato in difficoltà in questa prima fase di stagione, rendendosi talvolta protagonista in negativo di una stagione che, per i bianconeri, non è iniziata come ci si aspettava. Ottimo invece l'impatto del nuovo acquisto milanista Mike Maignan con il campionato italiano: il portiere francese ha portato sicurezza nell'intera retroguardia rossonera, rivelandosi uno dei migliori calciatori dell'undici a disposizione di Pioli. Tra le piccole, buonissimo inizio anche per Vicario dell'Empoli che nonostante i 25 gol subiti si è sempre mostrato all'altezza della situazione.

Per quanto riguarda i difensori, svetta in termini di media voto sui portali dedicati come Fantacalcio.it il partenopeo Koulibaly, che oggi viene considerato uno dei migliori calciatori di reparto in Italia e non solo, così come elevati sono i rendimenti dell'altro napoletano Rrahmani e del brasiliano del Torino Bremer. Rigenerato dall'aria di Venezia è Mattia Caldara, che dopo anni di delusioni sembra aver trovato l'ambiente giusto per fare bene. A fare da contraltare, i non eccelsi risultati ottenuti finora dallo juventino Danilo e da Matías Viña, autore di troppe prestazioni negative con una Roma che secondo i portali con le quote calcio è ormai poco quotata per la corsa scudetto.

In mezzo al campo sono diverse le sorprese di questo avvio di campionato: dal sempreverde Candreva, in grandissima forma nonostante una Samp in crisi, al giovane Mattia Aramu del Venezia, passando per le conferme di Barella e Barak, tra i centrocampisti c'è davvero l'imbarazzo della scelta. Non mancano, tuttavia, le note negative, da Rabiot a Orsolini, con quest'ultimo che dopo essere stato considerato una vera e propria promessa del calcio italiano oggi non riesce a trovare spazio negli schemi di mister Mihajlovic.

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