La prestazione del Sassuolo è più convincente di quella del Bologna che però si prende i tre punti. Spiccano la quantità di Poli, la qualità di Di Francesco e le parate di Mirante

- di Marco Vigarani -

Volendo cercare un solo aggettivo per descrivere la partita Bologna-Sassuolo, si potrebbe scegliere "contraddittoria". C'è infatti una squadra che ha giocato di più, ha costruito più azioni pericolose ma alla fine non è quella che ha vinto. Può in effetti avere quindi ragione mister Iachini a recriminare visto che i neroverdi hanno primeggiato per tiri (14 a 10), tiri in porta (7 a 6), occasioni da gol (10 a 7), corner (9 a 2), contropiedi (2 a 0), ripartenze (6 a 1) ed azioni manovrate (22 a 18). Cosa resta quindi al Bologna? Il predominio finale nel possesso palla (53% con appena 10' nella metà campo offensiva) alimentato soprattutto nel primo quarto d'ora dell'incontro ed una prevalenza netta nel dato della performance chilometrica: 116,9 km contro 106,8. Si può però anche affermare che, rispetto ad altre gare recenti, i ragazzi di Donadoni abbiano limitato abbastanza gli errori (19 passaggi sbagliati più 28 palle perse ammortizzate dai 23 recuperi) e tenuto una compattezza migliore tra i reparti (25,7 m) pur mantenendo, come ormai di consuetudine, un baricentro basso sui 45,7 metri di campo. Il Bologna ha rubato la vittoria? Assolutamente no, pur non avendola meritata al 100% ma è chiaro che saper mettere in campo il cinismo necessario a vincere anche le gare opache risulti un merito e non un difetto.Le contraddizioni non mancano poi neanche nell'esame delle prestazioni dei singoli atleti partendo dai peggiori nel dato delle palle perse: si tratta dei due terzini destri Emil Krafth e Pol Lirola entrambi a quota 6. Sono però anche gli stessi ragazzi che nella ripresa, a distanza di pochi minuti uno dall'altro, hanno salvato la propria porta da conclusioni pericolosissime degli avversari. All'esame puramente statistico poi Francesco Magnanelli (6 recuperi e 2 palle perse) vincerebbe la sfida tra registi con Erick Pulgar (2 recuperi e 4 palle perse). Peccato che la vittoria sia figlia proprio di un'invenzione balistica del cileno. Anche Khouma Babacar, grazie alla rete del momentaneo pareggio, esce vincente dal duello a distanza con Mattia Destro che però è stato protagonista di una gara efficiente in cui ha fatto segnare 2 tiri in porta e 1 fuori dallo specchio). Da menzionare anche le prestazioni importanti dei due portierei Andrea Consigli ed Antonio Mirante che hanno salvato in almeno un paio di occasioni la propria porta pur con qualche sbavatura in più da parte del rossoblù. Il premio di MVP però va indubbiamente ad Andrea Poli, ex di turno che trova il suo secondo gol bolognese al termine di una gara di grande sostanza chiusa con ben 13,05 km percorsi (secondo Pulgar a 12,49 e terzo Di Francesco a 12,27).
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