Francesco Totti svela l'aneddoto a dir poco singolare del mancato trasferimento al Real: "Era fatta all'80%, Ilary spingeva per Madrid. Poi però..." Francesco Totti rivela al giornale spagnolo Libero alcune vicende di mercato che lo hanno coinvolto durante la carriera sportiva: "l mio passaggio in Spagna era ormai cosa fatta all'80%. Con la Roma in quel momento c’erano un po’ di attriti, anche se poi Franco Sensi mi voleva bene realmente. Il Real mi avrebbe dato qualsiasi cosa per trasferirmi. Qualsiasi. Tranne la fascia di capitano che era di Raul, il giocatore che doveva guadagnare più di tutti. Era il simbolo. Qualunque giocatore andasse al Real Madrid, doveva guadagnare meno di lui. Nel 2004 mi scadeva il contratto con la Roma e ci sono stati alcuni problemi con il presidente per altri motivi, non miei personali. E il Real Madrid era disposto a offrirmi qualsiasi cifra per andare lì. Ci ho pensato a lungo. Ilary mi spingeva verso Madrid, mi diceva che avrebbe lasciato tutto e mi avrebbe seguito. Alla fine è stata una scelta di cuore, verso i tifosi, gli amici e la famiglia. Volevo fare qualcosa di diverso rispetto a tutti gli altri giocatori che si trasferivano nei grandi club: volevo rimanere per sempre nella stessa squadra". "Sono sempre stato tifoso della Roma - ha concluso Totti -, è sempre stato il mio sogno giocare nella Roma con il numero dieci e la fascia di capitano. Una volta che sono riuscito a ottenere questo sogno me lo sono tenuto stretto".
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