Il Torino sarà impegnato domani sera alle 20:30 nel posticipo contro il Cagliari. Confermato il 3-5-2 con il rientro di Meitè e la conferma di SorianoDopo una sosta più lunga del solito che ha restituito più giocatori acciaccati che rinfrancati, adesso ci sarà da correre, e non è la solita frase di circostanza. Il Cagliari che domani sera ospiterà il Torino, infatti, è la regina della serie A per chilometri percorsi dai suoi giocatori (112.354), confermando il dato secondo cui le squadre di Rolando Maran siano sempre tra le primissime posizioni per corsa. Orfana di Walter Mazzarri, a riposo precauzionale dopo il malore dei giorni scorsi (tanti gli attestati da parte di colleghi allenatori, giocatori e tifosi da tutta Italia), la squadra è chiamata a cancellare la prestazione scialba e a tratti irritante sfoderata contro il Parma per riprendere la marcia in campionato. Non inganni, nella circostanza, la vittoria degli emiliani nel derby con il Sassuolo: che gli uomini di D’Aversa fossero squadra organizzata era risaputo, ma nella circostanza di due settimane fa è stato il Toro a essere assolutamente assente. In Sardegna la truppa di Frustalupi troverà un Cagliari che si schiererà con il 4-3-1-2 caratterizzato da un grande movimento da parte dei centrocampisti, come da tradizione per le squadre di Maran. Il tecnico ex Chievo ha portato con sé dal Veneto Lucas Castro, bravo a svariare nella metà campo avversaria e puntuale negli inserimenti. Lui sulla trequarti, da solo o al fianco di Joao Pedro. Il brasiliano, infatti, spesso è stato impiegato da vera e propria seconda punta, più vicino a Pavoletti: in fase d’attacco sicuramente giocherà allineato con l’attaccante, mentre in fase di non possesso si abbasserà accanto a Castro per ristabilire il modulo ad “albero di Natale”. In mediana muscoli e fosforo, con Barella, enfant prodige e (pare) titolare inamovibile della nuova Nazionale di Mancini, accanto al croato Bradaric (metronomo di centrocampo con il compito di dare ordine e pedinare Baselli) e Ionita. Confermata in blocco anche la difesa, mix di esperienza e nuove leve, con lo stakanovista Srna a destra, Padoin dall’altro lato a proporsi e Romagna con Ceppitelli a cercare di disinnescare Belotti e Iago. Frustalupi dovrà certamente rinunciare allo squalificato Rincon, oltre che all’acciaccato Aina. Per due forfait anche due rientri, Meité in mediana e Ansaldi nel centrocampo a cinque. L’argentino, dopo soli 22 minuti contro l’Inter alla seconda giornata, ha fatto vedere al Filadelfia di avere già buona gamba. Sulla fascia sinistra potrebbero agire sia Berenguer che Parigini, anche se il vice-allenatore granata dovrebbe optare per una soluzione più difensiva, appunto, con l'ex Zenit, Rubin e Atletico. Per 9/11 la formazione dovrebbe essere uguale a quella sconfitta dal Parma: difesa a tre confermata con Djidji ancora preferito a Moretti. A centrocampo Meitè con Baselli e Soriano, più libero di agire, con Iago al fianco di Belotti. Il modulo dovrebbe essere il 3-5-2, anche se la presenza di Soriano potrebbe portare a un 3-4-2-1 con l’ex Villarreal in linea con Iago. Ancora fuori sia Zaza (in gran forma in allenamento) e Parigini, per cui ci sarà sicuramente spazio a gara in corso. Lo scorso anno finì 0-4 senza grossi patemi e grazie ai gol di Iago, Ljajic, Ansaldi e Obi. Di questi quattro, due sono ancora in granata e giocheranno: la fame di vittoria, e la voglia di svoltare, passerà anche da loro. Probabile formazione (3-5-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Djidji; De Silvestri, Meitè, Baselli, Soriano, Ansaldi; Iago Falque, Belotti. All. Nicolò Frustalupi
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