Agnelli - Gazzetta dello Sport

 

Il progetto Superlega va avanti e Andrea Agnelli non è disposto a mollare un centimetro pur di portare a compimento il suo sogno, assieme ai potenti del calcio come Florentino Perez. Un'iniziativa creata e naufragata in pochi giorni, ma che è tornata in voga ultimamente. Secondo le rivelazioni di blitzquotidiano.it, pare che Agnelli abbia fatto fallire un accordo ricco, tra la Serie A e i fondi d'investimento. La perdita ammonterebbe a ben 1.7 miliardi nei confornti della Serie A, il tutto per portare 1,1 miliardi a Juventus, Milan e Inter ma soprattutto, per fondare il suo progetto principale: la Superlega. Non è un mistero che la Juventus sia una delle squadre che ha sofferto di più durante il periodo pandemico: stipendi da pagare (in primis quello dell'ex Cristiano Ronaldo) e stadio vuoto hanno spinto Agnelli a puntare tutto su questo progetto - al momento fallimentare - per tentare un miracolo recupero finanziario. I capricci di Agnelli, quanto hanno fatto perdere di preciso alle casse della Serie A?

Ecco un estratto di quanto rivelato da blitzquotidiano.it:

"All’epoca il perché non era chiaro, oggi sì: i fondi in questione avevano offerto alla serie A 1,7 mld. Da dividere ovviamente tra le 20 squadre. Non pochi, ma meno dei 350 milioni a squadra, uguali a 1,1 mld sommando Inter, Milan e Juventus, che gli stessi fondi hanno poi accordato alla Superlega.

Con Agnelli che conduceva contemporaneamente l’una e l’altra trattativa. Ovviamente senza aver informato amici e colleghi. Era metà novembre, il 19, quando la Lega di Serie A con voto unanime, Juventus compresa quindi, accetta la proposta di 1,7 mld per i diritti del calcio. Tutti d’accordo per quello che sembrava, ed era, un buon affare per i club del massimo campionato. Due mesi esatti dopo però alla Continassa arriva a far visita alla dirigenza bianconera Florentino Perez, presidente del Real Madrid e per poco tempo boss della Superlega.

E’ il 19 gennaio e, due settimane dopo, il 4 febbraio, Juventus ed Inter cambiano idea e in Lega bocciano l’accordo precedentemente approvato. Non lo diranno apertamente, ma lo bocciano perché l’accordo prevede, naturalmente, che i firmatari nonché destinatari dei denari devono confermare per iscritto che parteciperanno ai tornei per cui sono pagati e non ad altri. Il resto è cronaca.

E’ un’apparentemente tranquilla serata di metà aprile quando la Juventus, insieme ad altri 11 storici club, annuncia la nascita della nuova Lega dei ricchi, così ricchi da garantire a se stessi 350milioni a squadra dai diritti da vendere a fondi già pronti ad acquistare, con nientemeno che JPMorgan a fare da garante economico. 350 che moltiplicato per 3, Juventus, Inter e Milan, fa 1,1 mld. Meno del miliardo e sette offerto alla Lega, ma non per i 3 club in questione. E chi se ne frega degli altri…".

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