Tre successi su tre, primato del girone a punteggio pieno, sette reti realizzate e zero subite: un ruolino di marcia da ammazza-torneo per l’Italia, la quale, dopo essersi qualificata agli ottavi con un turno di anticipo, si è permessa anche il lusso di mandare in campo una formazione rinnovata nella sfida con il Galles, applicando il turnover tout court, nonché meritarsi un avversario decisamente abbordabile com‘è appunto l’Austria.

Un copione redatto alla perfezione dal commissario tecnico Roberto Mancini, che è riuscito ad impartire ai suoi uomini le nozioni necessarie per affrontare l’Europeo 2020 con la giusta spensieratezza e con un invidiabile perfezione. Ora per l’Italia arriva il bello, arrivano le emozionanti e talvolta imprevedibili gare da dentro o fuori, quelle che condurranno, si spera, gli azzurri alla “notte magica” di Wembley

Italia, il commento di Padovan sull’euforia azzurra

Particolarmente critico sul punto il giornalista Giancarlo Padovan, che nell’editoriale per calciomercato.com, ha criticato l’atteggiamento  troppo rilassato degli azzurri: un comportamento che alla lunga può nuocere all’Italia.

Per Padovan, passare il girone da primi “rappresentava il minimo sindacale”, il che “aggiunge poco in rapporto al valore modesto degli avversari”. E prosegue: “Non si è ancora vinto niente di niente e perché fin dagli ottavi comincia una competizione totalmente diversa”.

Un commento poi Padovan lo riserva al prossimo avversario dell’Italia agli ottavi, la ancor più modesta Austria: “Difficile che migliori tecnicamente e diventi più pericoloso. I calciatori sono obbligati a pensare che qualsiasi avversario è il più forte del mondo - ribadisce il giornalista -. Per batterlo serve il massimo dello sforzo fisico e mentale”.

Un entusiasmo che cresce con il passare dei giorni, ma che, secondo Padovan, può essere tranquillamente azzerato, se non con l’Austria, quanto meno con il Belgio, non a caso numero 1 del ranking Fifa.

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