Questa sera al Mapei Stadium di Reggio Emilia si disputerà la fInale di Supercoppa tra Napoli e Juve: i bianconeri arrivano all'appuntamento con le ossa rotte dopo la debacle in campionato contro l'Inter, che è coincisa con la seconda sconfitta stagionale e il netto distacco dai nerazzurri, portatosi a +7 sui bianconeri.

I partenopei potrebbero approfitare della situazione infliggendo eventualmente alla Vecchia Signora la seconda sconfitta consecutiva in una finale di una competizione, dopo il successo ai rigori nell'ultima edizione della Coppa Italia.

Sul match di questa sera è intervenuto il giornalista Giancarlo Padovan, che non ha risparmiato alcune stoccate ai bianconeri, esaltando nel contempo il Napoli, che, a suo dire, avrebbe vita facile. In particolare ha paragonato la squadra di Pirlo peggio di quella di Delneri, che ha avuto il record negativo di punti, addirittura meno di quanti totalizzati dal neo tecnico. 

L'opaca prestazione di San Siro e una considerevole emergenza che ha attanagliato la formazione bianconera, costretta a rinunciare contemporaneamente a Cuadrado, Alex Sandro e de Ligt, nonché a Dybala, schierando nel frattempo Frabotta in luogo dell'infortunato Demiral.

Padovan, come detto, esalta la formazione campana, evidenziando come gli uomini di Gattuso sono reduci da tre vittorie consecutive, l'ultima delle quali contro la Fiorentina con un tennistico 6-0. Il Napoli arriva all'appuntamento di questa sera con tutti gli effettivi a disposizione, eccezion fatta  per Osimhen e probabilmente di Petagna. 

Il morale dei partenopei è a mille, ragion per cui sarà facile, secondo il noto giornalista, riuscire ad andare in gol, mostrando nel contempo buone trame di gioco e una qualità in campo che per il momento è decisamente superiore rispetto all'avversario.

Tuttavia Padovan precisa che la Juve non sbaglia mai due partite di seguito, anzi, l'orgoglio ferito potrebbe subito essere il propellente per il riscatto, ma nel contempo non esiste più la Vecchia Signora di una volta, esiste ora una formazione che non ha né capo né coda, con un sistema di gioco ibrido che è solo nelle intenzioni dell'allenatore.

Lo stesso Ronaldo, continua, non riesce più a dare il suo considerevole apporto alla squadra: ormai è in riserva e da tre partite è uno dei peggiori. Morata allo stesso modo non è al meglio, mentre Kulusevski può giovare alla causa solo a gara in corso. Al contrario di Chiesa, è uno che dà il suo apporto sempre, ribadisce Padovan, ma che Pirlo non dovrebbe mai confinarlo sulla fascia. 

Gattuso d'altro canto ha predicato calma alla vigilia, raccomandando umiltà ai suoi uomini ma nel contempo è consapevole della forza della sua squadra. Vincerà, secondo il giornalista, non perché è più forte, ma perché la Juve attuale è debole, smarrita.

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