Maurizio Sarri, tecnico della Juventus (Zimbio)
 

Il 26 luglio 2020 è una data che Maurizio Sarri non dimenticherà mai. Il tecnico toscano conquista finalmente il suo primo Scudetto con la sua Juventus. Lo fa senza convincere, ma d'altronde chi vince ha sempre ragione e dunque è bene celebrare il successo da parte dell'ex tecnico del Napoli, che si dimostra orgoglioso del risultato ottenuto ai microfoni di Sky Sport

"Ha un sapore forte, vincere è difficile. Più passano gli anni più diventa difficile, perché nello sport niente è scontato. E’ stato un anno faticoso, lunghissimo e durissimo. Sono rientrato negli spogliatoi perché avevo paura della secchiata". 
 

Sarri ha pure parlato dell'infortunio accorso a Paulo Dybala nel corso di Juventus-Sampdoria, il quale ha costretto la Joya a lasciare il campo al 40' minuto:

"Dybala? Andrà valutato domani, adesso è difficile. La sensazione è che ci sia un problema muscolare. I meriti Scudetto? Ronaldo e Dybala fanno la differenza, lo scudetto in gran parte è merito loro ma la società è presente sempre. Il presidente ti dà benzina e che ti sta vicino nei momenti più di difficoltà, la società è certamente una componente importante. A livello di organizzazione la Juve è al top europeo. Io sono entrato in punta di piedi e poi cambiare quello che pensava che non andasse. Cambiare una squadre che vince da nove anni sarebbe segno di poca intelligenza". 

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