Alla vigilia della delicata sfida contro il Cagliari, Sinisa Mihajlovic in settimana ha lavorato molto sull’aspetto mentale. Destro verso la panchinaSinisa Mihajlovic alla vigilia della gara col Cagliari inizia parlando della condizione della squadra “I ragazzi stanno meglio fisicamente. Questa settimana si sono allenati bene ma dobbiamo lavorare maggiormente dal punto di vista mentale. In questo momento stiamo bene fisicamente ma non ancora mentalmente. La squadra deve resistere alle sconfitte, stiamo maturando da quel punto di vista ma se cadono bisogna che si rialzarsi. Quando andiamo in difficoltà dobbiamo cercare di gestirla la gara in modo migliorare e domani voglio vedere da questo punto di vista una risposta. Il Cagliari è un’ottima squadra, è reduce dalla vittoria contro l’Inter e ci può mettere in difficoltà Destro-Santander insieme? Ci sto pensando ma adesso Destro ha solo mezz’ora di autonomia quindi per domani è difficile che giochino insieme dall’inizio. La difesa? Il difensore bisogna che rimanga concentrato per tutti i 90 minuti. Il secondo gol dell’Udinese, per esempio, era evitabile. I due difensori centrali devono prestare maggiore attenzione mentre Pussetto è saltato da solo in mezzo a tre giocatori. Quando ci sono momenti di difficoltà, tu devi cercare di resistere e avere la capacità di soffrire rimanendo nel contempo lucido. Ognuno dei giocatori che scende in campo deve dare qualcosa in più a livello mentale. Non è detto che quando sei in difficoltà devi necessariamente subire gol. Con il nostro staff stiamo lavorando anche su questo. In settimana ho fatto vedere alla quadra due film e alcuni immagini che non c’entrano nulla col calcio ma che vanno in questa direzione. Film motivazionali che fanno capire quanto è importante l’aggregazione, il dialogo e l’unità. Quali sono? Alexander e Il volo della fenice. Il primo tratta la battaglia di Alessandro Magno contro Dario, il secondo riguarda un gruppo di ingegneri che dopo la rottura di un aereo non trovano punti di incontro ma più iniziano a dialogare tra loro trovando una soluzione al problema: è quello che manca a noi, in campo parliamo poco e la comunicazione è fondamentale, i protagonisti di quei film hanno reagito alle difficoltà, diventando squadra, cadendo e diventando più forti. I giocatori prima delle partite si isolano ascoltando musica? La domenica non è un problema, le partite le vinci e le perdi durante la settimana. Quando facevo il calciatore, si giocava a carte. Oggi invece sono tutti seduti allo stesso tavolo col telefonino e non si parlano tra di loro. In ogni squadra in cui ho allenato era così. La comunicazione è importante, parlare tra di loro è fondamentale, fuori e soprattutto in campo. Poli? Lui si allena sempre bene è sempre applicato. Mi dispiace per quell’ingenuità scaturita con il rigore concesso all’Udinese. Solo chi lavora sbaglia ma certamente si poteva gestire meglio quella palla. Lui è il più dispiaciuto di tutti per questo. Sicuramente un giocatore deve sapersi gestire e lui alcune volte va in zone di campo nelle quali non deve andare per la troppa generosità. Facendo le cose con un certo ordine fisicamente potrebbe durare molto di più. La generosità è un pregio se è usata in maniera giusta, ma a volte in certe situazione arriva meno lucido. Era così anche quando lo allenavo al Milan. Ogni partita ha una storia a se, Adani dice che dal 70’ al 90’ ricomincia un’altra partita. E qui entrano in scena i cambi e chi ti entra dalla panchina deve fare la differenza. Noi siamo andati a Udine per chiudere la partita prima e gestirla poi, non ci siamo riusciti e i giocatori di qualità sono andati in difficoltà. I primi due cambi erano obbligati perché Dzemaili e Poli non ne avevano più. Di solito i giocatori più esperti dovrebbero farsi sentire di più, in realtà mi aspetto questo da quelli che vedono di più ovvero i due centrali o il mediano. Chi è il mio Mihajlovic qui? Spero che lo diventi Lyanco. Non c’entra nulla l’età, serve il carattere e l’ho preso anche per questo e pretendo che lui comandi la difesa. I due centrali sono fondamentali anche per questo. Il Cagliari ha due risultati su tre? C’è chi dice che giocando tranquilli hai la mente libera e chi invece pensa che il divario di punti mentalmente ti crei una situazione di adagio. Il risultato domani dipende da noi, sappiamo che ci giochiamo tanto. Dovremo solo essere concentrati sulle nostre cose. Se si gioca sereni, tranquilli e con fiducia i risultati arrivano. La partita sarà tosta ma la possiamo portare a casa se  la interpretiamo allo giusto modo”.
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