Nell’ultima giornata di andata ha del clamoroso l’errore di Irrati al Var nel non segnalare un rigore per l’Atalanta. Piccinini rivedibile in Torino-BolognaL’ultima giornata di andata decreta che la Juventus è “Campione d’Inverno” con 2 punti di vantaggio su l’Inter e terza la Lazio con una gara ancora da recuperare contro l’Hellas Verona il 5 febbraio. Erano quasi 10 anni che non si assisteva ad un torneo così equilibrato, bello e avvincente nella zona alta della classifica. La Juventus ha trovato Inter e Lazio agguerrite, con un’Atalanta, ormai non più una sorpresa, con il miglior attacco e gioco della serie A. Per quanto riguarda la zona calda della classifica, anche qui c’è ancora tanto da lottare, diciannove giornate sono tante e tutto può accadere. Avremo delle sorprese, avremo un girone di ritorno intenso. Giro di boa anche per i nostri direttori di gara: Orsato, Rocchi, Doveri e Maresca su tutti, pochi su cui fare affidamento. Mariani e Di Bello tentano di fare il definitivo salto di qualità, Guida e Massa a corrente alternata ma degli altri che compongono l’organico CAN A, è stato un girone di andata più scuro che chiaro. Voglio essere fiducioso ma i numeri, ad oggi, sono questi. La tecnologia purtroppo c’è e dobbiamo tenercela, ma almeno venga usata nel migliore dei modi e non a discrezione. Buon girone di ritorno e che la sportività prevalga sull’arroganza e la presunzione. CAGLIARI - MILAN (0-2): Arbitro Abisso di Palermo (Ranghetti - Rocca), IV° Dionisi, VAR: Nasca, AVAR: Del Giovane. Il palermitano Abisso c’è, non più il Cagliari alla quarta sconfitta consecutiva. Il Milan porta a casa l’intera posta in palio con Leao e Ibrahimovic a segno e tenta di risalire la classifica. A Cagliari la squadra di Pioli è sembrata più determinata del solito. Gara priva di episodi da evidenziare. LAZIO - NAPOLI (1-0): Arbitro Orsato di Schio (Tegoni - Galetto), IV° Giua, VAR: Pairetto, AVAR: Schenone. Decima sinfonia laziale contro un buon Napoli all’Olimpico di Roma, ma ci pensa Ospina all’82’ a rovinare la prestazione dei partenopei: su un retropassaggio di Hysaj, cil portiere colombiano controlla in modo approssimativo il pallone che si fa soffiare da Immobile in pressing, l’attaccante mette in rete nonostante il tentativo di Di Lorenzo di salvare la propria porta. Il Napoli esce sconfitto, ma meritava altra sorte. Direzione di gara di Orsato come al solito perfetta. INTER - ATALANTA (1-1): Arbitro Rocchi di Firenze (Carbone - Giallatini), IV° Doveri, VAR: Irrati, AVAR: Vivenzi. A San Siro si è assistito ad una gara bellissima da tutti i punti di vista agonistici. Partenza micidiale dei milanesi che dopo 4 minuti si portano in vantaggio e per 20’ l’Atalanta è in balia degli avversari. Dopo però escono fuori i ragazzi di Gasperini che fanno tremare l’Inter fino alla fine. Partita intensa, con VAR in tilt al 39’: calcio di punizione dal limite dell’area interista battuto da Gomez che mette al centro, saltano in diversi ma è Toloi a deviare di testa creando ad Handanovic un certo pericolo. Il portiere sloveno respinge affannosamente, lo stesso bergamasco si avvia verso la sfera ma cade a terra con la difesa che salva mettendo in calcio ad angolo. Proteste degli ospiti, ma Rocchi, ancora una prestazione non alla sua altezza, in silent check con Irrati conferma l’angolo. I replay successivi evidenziano il braccio destro di Lautaro che trattiene la gamba destra di Toloi. Rocchi?? Per l’arbitro è impossibile percepire il fallo, troppa gente copriva la visuale. VAR??? INSPIEGABILE il perché del mancato intervento di IRRATI. Manca un netto rigore per la Dea e soprattutto l’espulsione dell’attaccante interista. Purtroppo anche la tecnologia, come l’arbitro in campo, sta diventando a discrezione almeno dopo quello che si sta vedendo ultimamente. 86’: calcio di rigore per l’Atalanta per fallo in area milanese di Bastoni su Malinovskyi. Il contatto c’è tutto e Rocchi stavolta decide per il penalty che Muriel si fa parare da Handanovic.UDINESE - SASSUOLO (3-0): Arbitro Volpi di Arezzo (Peretti - Costanzo), IV° Pasqua, VAR: Maresca, AVAR: Longo. L’Udinese da qualche giornata ha trovato la marcia giusta per far bene e travolge alla Dacia Arena gli emiliani che nonostante il bel gioco, non riescono a incamerare il risultato utile per smuovere la classifica che per loro potrebbe diventare calda. Un plauso al direttore di gara aretino Volpi: ha diretto con personalità una gara non proprio facile e vede bene anche in occasione del primo gol friulano di Okaka al 14’. Il Sassuolo protesta per un fallo, presunto, di Becao su un proprio difensore, ma è tutto regolare, il contatto è del tutto fortuito. FIORENTINA - SPAL (1-0): Arbitro Doveri di Roma 1 (Baccini - Bresmes), IV° Abbattista, VAR: Di Paolo, AVAR: Valeriani. Vittoria viola al Franchi di Firenze ma quanta fatica contro una Spal più determinata e convincente che meritava ampiamente i tre punti. Nel calcio però si sa, vince chi mette in rete la palla e Pezzella all’82’ con un imperioso colpo di testa, realizza. Nessuna irregolarità, nonostante le proteste ferraresi, che rimangono all’ultimo posto della classifica. Doveri sostituisce La Penna, causa influenza, e con Baccini vede bene in occasione della rete annullata a Boateng al 7’: quest’ultimo era al di là della linea che delimita l’offside sul tiro di Chiesa. SAMPDORIA - BRESCIA (5-1): Arbitro Calvarese di Teramo (Gori - Muto), IV° Manganiello, VAR: Di Bello, AVAR: Manganelli. I blucerchiati continuano a risalire la china della classifica e tentano di uscire dalla zona calda. Vanno sotto contro il Brescia, ma trovano una “manita” sciorinando anche un bel gioco. Ranieri c’è e si vede. Calvarese dirige senza problemi. TORINO - BOLOGNA (1-0): Arbitro Piccinini di Forlì (Prenna - Mondin), IV° Marini, VAR: Banti, AVAR: De Meo. Seconda vittoria consecutiva per il Torino anche se i granata devono tanto al loro estremo difensore Sirigu e a Palacio che si è divorato due gol madornali. I felsinei, dopo un primo tempo alla camomilla, nel secondo tempo danno del filo a torcere alla squadra di Mazzarri tuttavia non riescono a portare a casa nessun punto. Arbitro piuttosto titubante in diverse circostanze, anche nelle azioni di facile lettura e 9 ammoniti, spesso senza un valido motivo, sottolineano una personalità deficitaria. Due sono gli episodi da sottolineare: sul primo non ci sono dubbi, sul secondo le immagini che ho a disposizione non rendono giustizia. 60’: Orsolini mette al centro dell’area, dove si trovano Lukic e Soriano, i due sono molto vicini e il pallone, dopo un rimbalzo, termina sul braccio destro del croato, ma tutta l’azione è nulla, Orsolini calcia il pallone quando la sfera era abbondantemente fuori dalla linea di fondo campo. 92’: dalla fascia destra attaccano i rossoblù con Skov Olsen che mette al centro dell’area granata, saltano contemporaneamente Santander e il difensore Izzo, l’attaccante cade a terra dolorante toccandosi il volto. Le immagini sono troppo schiacciate, ma una cosa è certa: Izzo non colpisce il paraguiano, semmai è lui che finisce contro il gomito dell’avversario. L’unico dubbio che invece mi rimane, è se il difensore cerca di anticipare con il braccio l’attaccante e ancora una volta le immagini non chiariscono l’episodio. Sembra anche che lo stesso colpisca contemporaneamente il pallone sia con la testa che con il braccio. Sinceramente non ho estremi per valutare e nell’occasione sia arbitro e soprattutto il VAR hanno fatto proseguire. HELLAS VERONA - GENOA (2-1): Arbitro Mariani di Aprilia (Bindoni - Di Iorio), IV° Chiffi, VAR: Valeri, AVAR: Lo Cicero. Incredibile ma vero: in serie A una gara posticipata di un quarto d’ora perché gli addetti ai lavori avevano tracciato male le 2 aree di rigore. Assurdo, come nei campi del cosiddetto calcio minore. Hellas che al giro di boa si trova a 25 punti con una gara ancora da recuperare. Juric ha dei ragazzi che corrono come forsennati. Il Genoa invece è sempre più nei guai e non basta un grande Perin per uscire indenni dal Bentegodi. Ottima la direzione di gara dell’arbitro di Aprilia, vede bene in occasione del calcio di rigore che consente all’Hellas di pareggiare al 57’. Zaccagni si trova in area di rigore, defilato rispetto alla porta genoana e in prossimità dalla linea di fondo, Romero in modo irruente colpisce la gamba dell’avversario e lo atterra. Rigore netto trasformato da Verre. Mariani ammonisce per un brutto fallo al 72’ Behrami reo di una pericolosa entrata sul centrocampista marocchino Amrabat: piede a martello, se il cartellino fosse stato rosso c’era poco da recriminare.ROMA - JUVENTUS (1-2): Arbitro Guida di Torre Annunziata (Meli - Fiorito), IV° Giacomelli, VAR: Mazzoleni, AVAR: Paganessi. La Juventus sbanca l’Olimpico dopo aver giocato solo il primo tempo, nel secondo i giallorossi non riescono a trovare il pareggio che forse meritavano. Gara sfortunata per Demiral e Zaniolo, entrambi, in episodi fortuiti diversi, hanno subito danni al crociato. Sinistro per il giocatore turco, destro per quello giallorosso. Stagione purtroppo finita per entrambi. Guida ritrova la serenità che lo contraddistingue, finalmente, anche in una gara di cartello come questa ben assistito, questa volta, da Mazzoleni al VAR in occasione del calcio di rigore per i romanisti. 8’: nessun dubbio per il penalty assegnato ai bianconeri. Dybala viene steso in piena area da Veretout dopo che il giallorosso controlla male il pallone al limite dell’area. L’argentino come un falco glielo strappa. Guida ammonisce il francese, ma… 64’: calcio di rigore per la Roma. Dzeko in area juventina crossa nei pressi dell’area di porta, Under colpisce di testa e Alex Sandro respinge. Guida, dalla sua posizione vede ben poco e assegna l’angolo ma Mazzoleni lo invita all’on field review e dopo un’attenta visione si vede chiaramente che il difensore, dopo un primo tocco con il corpo, istintivamente devia con il braccio sinistro. Giusto decretare il penalty che Perotti realizza. PARMA - LECCE (2-0): Arbitro Fabbri di Ravenna (Cecconi - Colarossi), IV° Sozza, VAR: Massa, AVAR: Liberti. Un Lecce rinunciatario fino a quando non subisce la prima rete. I salentini escono dal Tardini con la quarta sconfitta consecutiva e chiudono il girone d’andata al quartultimo posto in classifica trovandosi impelagati nella lotta per non retrocedere. Parma quasi in zona Europa in una classifica di tutto rispetto. I ducale trovano qualche difficoltà nel primo tempo, ma nella ripresa sbloccano il risultato. Il direttore di gara Fabbri ha diretto una gara abbastanza corretta da entrambe le compagini e il VAR è rimasto a riposo per mancanza di episodi da rivedere.
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