Giro d'Italia e Tour de France rischiano di saltare come tutta la stagione ciclistica. Questo il pensiero del presidente della Federcicismo Renato Di Rocco Il presidente della Federciclismo Renato Di Rocco, in un'intervista a Il Messaggero ha parlato della possibilità di uno stop per il ciclismo fino al 2021. Per Di Rocca è difficile che si possa correre il Giro d'Italia mentre l'UCI sta lavorando per salvare almeno il Tour de France: “Tutti dobbiamo essere pronti anche a rinunciare alle nostre corse per il bene della collettività. Purtroppo questa è una delle ipotesi possibili, che non riguarda solo il Giro d’Italia, ma tutte le altre corse in Europa. La ripresa dell’attività non è legata solo alla situazione italiana, ma anche agli altri Paesi. La Francia, con la Germania, il Belgio e la Spagna, ha numeri altissimi che non danno cenni di miglioramento. Questi Paesi sono i primi ad essere molto preoccupati, è impensabile far partire delle corse da loro a breve. La Spagna ha superato l’Italia per contagi, il Belgio è molto piccolo e ha numeri in proporzione alla popolazione paragonabili ai nostri. Noi abbiamo iniziato una fase di discesa dei contagi, in Nord Europa non ancora e non tutti hanno attuato delle restrizioni rigide come le nostre, favorendo il diffondersi del virus. Per questo al momento sono al vaglio molte ipotesi e si riprenderà con prudenza. Il che significa non con gare di gruppo, ma piuttosto prove a cronometro e su pista, ma con calendari ben precisi e scaglionati. Si sta lavorando ad una defiscalizzazione degli sponsor fino al 2021, con la conferma che quella sponsorizzazione continui anche per l’anno successivo”.
Serie A, 38^ giornata: la presentazione dei match di campionato
Vialli: “Gli esami non hanno evidenziato segni di malattia”

💬 Commenti