Gennaro Gattuso in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Milan: "Più forti dopo il mercato e con i prossimi rientri. Bakayoko indispensabile"Dopo una vittoria e un pareggio messi a referto in campionato rispettivamente contro Genoa e Napoli, il Milan di Gennaro Gattuso ha decisamente rialzato la testa, rivitalizzato anche da un calciomercato invernale dai voti altissimi e dall’arrivo di un bomber “dalla voglia di spaccare tutto” come Krzysztof Piątek, autore, tra l’altro, della doppietta decisiva nella gara di Coppa Italia di martedì scorso contro i partenopei di Carlo Ancelotti, caduti 2-0 a San Siro. Il risultato? Un quarto posto riconquistato e una semifinale di Coppa ottenuta meritatamente al cospetto di un avversario di primo livello come il Napoli. Nel match della 22^ giornata di Serie A, il Milan sarà chiamato a confermare il proprio periodo positivo all’Olimpico, davanti a una Roma che senza dubbio naviga in acque oscure e a dir poco tempestose: dopo tre bottini pieni portati a casa contro Sassuolo, Parma e Torino, i giallorossi hanno evidenziato ancora una volta, nella stagione in corso, una fragilità mentale impressionante, incassando prima una rimonta da capogiro da parte dell’Atalanta di Gasperini e subendo poi, in Tim Cup, un k.o. dalla sonorità piuttosto singolare (7-1) dalla Fiorentina di Stefano Pioli. Quello di domani sera tra Roma e Milan, sarà, pertanto, un match delicato tra una Lupa in piena crisi e un Diavolo rivitalizzato, nonostante tra i due team, in classifica, ci sia una sola lunghezza di distanza - 35 punti i meneghini vs i 34 dei giallorossi -. Gattuso, pertanto, nella conferenza stampa della vigilia, non può non richiamare i suoi all’attenzione da avere domani, ma, dall’altra parte, non nega un elogio ai propri giocatori e al mercato in entrata architettato dalla società. Sulla settimana trascorsa e sulla Roma: “Bene contro il Napoli, ma Coppa Italia è una competizione diversa, domani giocheremo in campionato. Bisogna cavalcare l’onda e l’entusiasmo. Domani affronteremo una squadra che all’Olimpico ha segnato 43 gol, 14, se non mi sbaglio, su calcio piazzato. Per noi sarà una partita molto difficile nonostante loro siano in crisi. Ma i numeri parlano chiaro: la Roma nei momenti di difficoltà quest’anno è sempre riuscita a trovare le motivazioni ed è allenata da un allenatore molto preparato. Sarà una partita importante contro giocatori sulla carta incredibili che stanno passando un periodo no, ma la storia insegna che con la Roma è sempre difficile giocare. Noi fisicamente stiamo bene, poi c’è la componente entusiasmo, che in questo momento è importante. Ma dobbiamo stare attenti a fondere bene le cose e a saperle gestire”. Sugli obiettivi della squadra e sulla gestione dei “musi lunghi”: “Dobbiamo essere bravi ad arrivare sino alla prossima primavera rimanendo sempre là dove siamo. Dobbiamo continuare a lavorare con grande personalità e se qualcuno ha un mugugno perché non gioca da protagonista allora deve pensare al bene della squadra: non possiamo permetterci di avere giocatori che pensano solo al proprio orticello. La gestione ora è la componente più difficile per me: allenarli è facile, intervenire quando vedi musi lunghi, essere credibile e fare in modo che continuino a dare il massimo tutti quanti è più difficile”. Sulle potenzialità del Milan dopo il mercato invernale: Dopo questo mercato, il Milan è più forte ma abbiamo anche tutti i giocatori che non abbiamo avuto per mesi e che rientreranno tra poco. Per noi saranno loro gli acquisti in più”. Sul mancato acquisto dell’esterno d’attacco: Non c’è nulla da dire. Attaccanti esterni ce ne abbiamo e abbiamo fiducia in chi c’è. Prendere uno in più tanto per prendere non è nel nostro modo di fare”. Su Piatek: “Allenarlo è bello. Bisogna lasciare stare il suo istinto e i suoi movimenti naturali; bisogna dare, invece, qualche informazione in più al ragazzo per la fase difensiva, ma è davvero un ottimo acquisto”. Sulla sua posizione, non più messa in discussione:Io non mi sento nessuno, bastano due risultati no e torno ad essere messo in discussione. Se in Italia si riesce a massacrare uno come Ancelotti, che in vent’anni ha solo fatto bene…Quale la sopresa più grande? Paquetà o Piatek?Piatek è una conferma, basti vedere quanti gol ha realizzato con la maglia del Genoa per capirlo. La vera sorpresa a livello tattico è il brasiliano atipico: Paquetà è sempre attento, spesso chiede, è curioso. E’ davvero un ragazzo voglioso di migliorare”. Sulla “rinascita” di Bakayoko: In questo momento il Milan non può fare a meno di Bakayoko e se ci sono i presupposti lui è un giocatore che deve rimanere qui, contabilità permettendo ovviamente”. Su un possibile impiego contemporaneo di Piatek e Cutrone: Piatek e Cutrone insieme? Sì si può, ma bisogna anche vedere tutto quello che questa scelta comporta alla squadra: ci sarebbero più metri da fare, un centrocampista in meno e tante cose che probabilmente, in questo momento, non farebbero bene alla squadra e alla prestazione del gruppo”. Sulla sorpresa Zaniolo:Provo una grandissima ammirazione, sta facendo cose incredibili. Si sapeva già che era bravo. Per il calcio italiano è una fortuna, spero per lui che non si perda: testa giù e pedalare, perché è uno dei talenti più lucenti del nostro calcio”. Sulla coppia Vialli-Mancini in Nazionale: Bellissimo vedere Vialli e Mancini di nuovo insieme. Gianluca non ha attraversato un momento facile. Spero che questa notizia diventi presto ufficiale. Loro sono i gemelli del gol e, insieme, possono dare tanto alla Nazionale e al nostro calcio, come hanno fatto alla Samp anni fa”.
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