Il pallone da basket è arancione. Ogni settimana, per non dire ogni giorno c'è il finto giallo sui nuovi contagiati, non svelati in nome di una privacy che resiste al massimo fino alla lettura delle formazioni da parte dello speaker, perché i riti a palazzo sono gli stessi di quando c'era il tutto esaurito, e non si capisce se questa è una forza o una debolezza, o anche solo una semplice forma di resistenza. Ma il campionato di Serie A, e in quasto caso, una parte, la Serie A, si prende il diritto di rappresentare il tutto, il tutto è appunto una grande zona rossa. Lo dice Basket City, con la sua vigilia silenziosa, quasi cloroformizzata, anestetizzata dalle notizie quali che siano, l'infermeria ancora piena in casa Fortitudo, il viaggio spedito della Virtus in un'Europa in cui è difficile credere: siamo alla vigilia di un derby e bisogna persino ricordarlo. In una stagione in cui gli orari sono tanti e tali che pure il sottoscritto ieri si è perso la Segredo contro i lituani: fuso io in primis, fuso e confuso il calendario del basket che non tiene conto di anni di abitudini. Si giocava alle 18 e manco me ne accorto ...

Attenzione: dosso continuo

E'da giorni che sono martellato da una immagine, nemmeno ho la certezza che esista, di sicuro non ho voglia di controllare. Perchè tanto il segnale di dosso continuo è comunque quello che comunica il basket. E'come se fossimo in auto in un quartiere residenziale: non sarebbe elegante andare veloci, e infatti ogni venti metri c'è un dosso, di quelli che adesso chiamiamo bumper; dunque si rallenta di continua, le ville ai lati della strada sono perfette a prima vista, ma se guardi bene capisci che sono una quinta cinematografica, un trucco da Truman Show. Il (para)dosso continuo è quello che il basket riesce a dire di sè: alla vigilia del derby di Bologna, l'assessore allo sport e candidato sindaco, Lepore, riceve Baraldi Virtus e Pavani Fortitudo, e si rivolge al Governo chiedendo, quasi esigendo un aiuto per il basket, senza accorgersi che così facendo salta la mediazione di Fip e Lega. Baraldi dice, e non avrebbe tutti i torti, che bisognerebbe fermarsi un paio di mesi; Pavani dice che vorrebbe fermarsi un paio di mesi perchè in effetti la vera urgenza in Fortigtudo e'il viaggio in cerca di benedizione che non si può fare se si continua a giocare con una squadra a pezzi. Per dire a Sacchetti che si aspettano senza fretta i frutti del suo lavoro, magari a squadra al completo, si pronuncia la peggiore delle tranquillizzazioni:"Stai sereno, Meo". Petrucci viene confermato alla guida del Federbasket e promette quattro anni di rivoluzioni, invece che di lacrime e sangue: almeno è originale. Lo gela Marotta, quello dell'Inter, uno che ne capisce parecchio anche di basket, che ammette, parlando di un calcio che ha per certo ricavi maggiiori del basket ma spese anche più di 10 volte superiori, pure per mancato controllo, che si sta andando a sbattere ma non si può certo pensare che il Governo possa dare un aiuto con tutte le altre e alte emergenze che deve affrontare. La Lega Basket batte un colpo: annuncia sul sito che il derby di Basket City si gioca al Paladozza, poi dopo un paio d'ore finalmente corregge l'errore, dopo che tutti lo hanno visto. Il protocollo, pure noi ne abbiamo uno, funziona per far arivare le mascherine del Politecnico di Torino in prova alla Reyer, poi alza bandiera bianca quando la stessa Reyer diventa un imprevisto: cosa si fa con una squadra che ha già degli infortunati che si ritrova con più di mezza squadra contagiata ? La si manda in campo perchè lo dice il regolamento, oltre contro Milano trasformando quella che un tempo si sarebbe chiamata vetrina del movimento in una partita che certificherà la messa in soffitta della uguaglianza competitiva. Ma il regolamento non era stato scritto per tempi Covid, e allora quel segnale non è una mia invenzione, e gli levo pure la parentesi: paradosso continuo.

La Nazionale che spiega il movimento

Premesso che non si capisce perchè i campionati si debbano fermare per spiedire giocatori in tutta Europa, per le qualificazioni per gli Europei del 2022, come se non fossimo ancora in un 2020 di continue scoperte, le convocazioni di Sacchetti spiegano tanto del momento del basket italiano: un solo giocatore di Milano, Moretti; tre giocatori della Virtus ( e avrebbero potuto essere 4, con Abass fermato dalla quarantena ); solo a disposizione due della Fortitudo e uno della reyer ( che sarebbe stata più e neglio rappresentata se De Nicolao e Tonut non fossero fermi per Covid ). La fotografia riguarda il presente, e dice quali sono le squadre vecchie. L'interpretazione quelle che sono le squadre con verosimilmente più futuro. Anche perchè se continua questo andazzo avrere un nuckloeo italiano forte serve all'identità di ogni squadra e del movimento. Come conferma, del resto, la convocazione di Baldasso, molto più attaccato a Roma di quano non sia Hunt.

Il divo Claudio

Alla fine ci si accorge che ilprotagonista della giornata saràò Claudio Sabatini. Il derby di Basket City si giocherà a casa sua, l'Unipol Arena. In campo ci sarà Gherardo, suo figlio, che non è un raccomandato, ma un giocatore grintoso, umile, capace persino di migliorarsi sui liberi, che paga una colpa non sua: quella di giocare, oggi, da play titolare, mentre lui è uno specialista del cambio ritmo. Torniamo a Claudio. Poteva piangere per la cancellazione dei concerti, è stato capace di reinventarsi, non solo perchè nella sua Arena ci giocano due squadre di A, ma anche e soprattutto perchè lui, visto il momento, si è inventato l'Unipol Lab dove si fanno i test. Avrà letto con un sorriso l'idea, arrivata dopo la sua, di Ilaria Capua che ha suggerito sul Corriere della Sera di utilizzare i cinema per le vaccinazioni. Gli faccio uno scherzetto in chiusura rimproverandolo per non aver pensato, e lui ne è perfettamente in grado, di trasmettere il derby sulla cupola esterna della Unipol Arena come in un grande drive in. Sarebbero anche tornati i tifosi pur di poter cantare una coro da derby: siete al cinema, siete al cinema

 

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