Una vittoria importante quella conquistata dall'Inter ai danni del Milan in un derby che, dopo tanti anni, valeva una piccola fetta dello scudetto. Così, intervistato ai microfoni di DAZN, Antonio Conte ha voluto complimentarsi con la sua squadra per la prestazione mostrata in campo: “Complimenti ai miei calciatori, a loro che sono gli assoluti protagonisti in campo”, ha esordito il tecnico. 

Lo stesso ha poi proseguito: “Mi auguro che la vittoria più bella debba sempre arrivare. Sicuramente è stata una bellissima partita, non dimentichiamo che era un derby e c'è un campanilismo che qui a Milano è sentito, ed era un derby di alta classifica dopo tanti anni. Tutto ciò dava tanta pressione e responsabilità ai calciatori”.

Tre punti che valgono tantissimo, soprattutto dopo il percorso seguito dalla squadra nerazzurra al fianco di Antonio Conte che ha poi aggiunto: “Siamo stati bravi contro una squadra molto forte. Complimenti al Milan e a Stefano Pioli per quello che sta facendo, ed è una partita che voglio dedicare ai nostri tifosi perché l'accoglienza che c'è stata allo stadio era da brividi e ci ha responsabilizzato molto. Ci ha messo molta pressione che abbiamo poi trasformato in pressione positiva”.

Adesso al comando in classifica, a più 4 dai cugini rossoneri, l'Inter deve affrontare delle squadre ostiche come Genoa e Parma, prima dell'ostacolo Atalanta: “A livello psicologico temo molto le gare con Genoa e Parma dove dovremo dimostrare di aver fatto il salto di qualità. Le prossime partite saranno fondamentali, lasciando stare l'Atalanta per la difficoltà che c'è, ma nel Genoa da quando è arrivato Ballardini ha perso solo una partita, mentre il Parma sta faticando in una maniera difficile per i giocatori che ha”.

Infine, sulla rosa e sul cambiamento dei suoi giocatori, Conte ha risposto: “Io penso che il compito di un allenatore sia quello di far migliorare tutti gli elementi della rosa per farli entrare dentro la mia idea di gioco. Noi siamo una squadra e c'è un'idea ben precisa quando sviluppiamo il gioco. La crescita di Eriksen e di Perisic così come di tutti i giocatori mi rende orgoglioso. Ci sono alcuni come Barella che si sono imposti subito, altri che hanno bisogno di più di tempo e per Eriksen è stato così ed è lui che si  è avvicinato a noi.Iio non ho pregiudizi nei confronti di nessuno e la stessa cosa è successa per Perisic l'anno scorso”.

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