Bilancio di metà stagione di un Bologna che utilizza meno uomini, segna di più e non usufruisce di alcun rigore. La media porterebbe a quota 48 punti finali

- di Marco Vigarani -

Quando si raggiunge la metà esatta del percorso scatta il momento dei bilanci e delle previsioni. Completato il girone d'andata con la sconfitta di sabato contro l'Udinese, il Bologna si appresta a ripartire dalla trasferta di Torino con la certezza ormai acquisita di una stagione serena ma ancora tutta da decifrare.Essere arrivati a metà del guado con 24 punti conquistati proietta teoricamente la squadra rossoblù al record dell'era Saputo di 48 punti finali che annienterebbe i bottini delle prime due annate andando a compensare anche il passo indietro fatto al termine della stagione 2016/17. Tale punteggio potrebbe anche consentire di avvicinare quella parte nobile della classifica più o meno ufficialmente indicata come obiettivo stagionale. Altre buone notizie arrivano dal conto dei gol realizzati (attualmente 23) che porterebbero ad una proiezione finale di 46 reti nettamente superiore a quella dei campionati precedenti in linea con la tanto auspicata crescita e magari con la definitiva affermazione di Mattia Destro. Sul piano delle reti subite chiudendo a quota 54 si migliorerebbe leggermente il dato della scorsa stagione (58) restando però lontani dall'ottima performance del primo anno di Serie A (45) a testimonianza della difficoltà incontrata nel dare continuità al lavoro sull'impianto difensivo.Va rimarcato in tal senso anche la proiezione dei falli commessi e dei cartellini gialli che manterrebbe invariato il conto finale rispetto allo scorso anno: 464 interventi irregolari contro 463 e 94 ammonizioni contro 92. Prendendo come termine di paragone invece l'annata 2015/16 si confermerebbe invece un significativo calo dei falli che allora furono 522 ma un aumento abbastanza rilevante dei cartellini (81). Sembra invece fortunatamente destinato a calare il conto delle espulsioni oggi fermo a quota 3 e quindi in proiezione potenzialmente pari proprio alla prima gestione Donadoni e praticamente dimezzato rispetto alle 11, dato record dell'anno scorso. Quello che però davvero stupisce in negativo è purtroppo la totale assenza di rigori assegnati a favore del Bologna dopo due anni di già scarsa attenzione da parte degli arbitri (3 concessi nel 2015/16 e 2 nel 2016/17). Infine da notare il calo nel numero degli atleti impiegati: attualmente il tecnico rossoblù ha mandato in campo soltanto 24 ragazzi.
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