Mancini ha fatto il punto anche sui singoli. Da Jorginho, fresco vincitore del premio di miglior giocatore della scorsa Champions League, a Insigne e Donnarumma, relegato temporaneamente in panchina dal Paris Saint-Germain: "Jorginho sta facendo bene da anni e quest'anno ha vinto tutto ciò che ha giocato, merita il Pallone d'oro. Insigne? Può fare il centravanti, l'ha fatto anche con noi durante qualche partita. Donnarumma? Donnarumma non sta giocando solo perché è arrivato un po' in ritardo rispetto agli altri giocatori del PSG, solo per questo".
A seguire, il parere sulla nuova Serie A, sempre più povera di calciatori italiani: "Bisogna sempre entrare in ogni singola situazione e io non conosco tutto, non saprei. Io da giocatore ho vissuto una situazione simile alla Sampdoria, Mantovani comprò giocatori giovani italiani e si arrivò allo Scudetto. Io credo che in ogni squadra italiana debba esserci una buona base di giocatori italiani, poi se ci aggiungi stranieri buoni meglio... Ma sono situazioni singole, difficili da giudicare. Ho letto ad esempio di Matteo Ricci, noi lo convocammo a marzo e ci fece una grande impressione e fino a ieri era senza squadra... E' difficile dare valutazioni, noi l'avevamo chiamato e ci fece un'ottima impressione. Uno non conosce tutte le situazioni, è chiaro che dispiace ma per fortuna ora ha trovato la squadra".

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