A San Siro, un autogol di Lirola condanna un grande Sassuolo. Per il Parma sfuma nel finale la vittoria contro l'Empoli; Quagliarella abbatte la SPAL Quattro vittorie nelle prime sei giornate di campionato, tre nelle successive diciannove. E' un periodo tutt'altro che facile per il Sassuolo di De Zerbi, orfano di risultati, che non può più accontentarsi delle tanto acclamate belle prestazioni. L'Europa è ormai lontana ma una vittoria a San Siro, contro un avversario di prestigio come il Milan, ridarebbe autostima ad una squadra apparsa sottotono nelle ultime uscite. Contro i rossoneri, il tecnico bresciano si affida al collaudato 4-3-3 con Peluso e Lirola terzini, Ferrari e Demiral coppia di centrali, a centrocampo confermati Magnanelli, Sensi e Locatelli, nel tridente a sorpresa Djuricic falso nove con Berardi e Boga ai lati. Nel primo tempo il Sassuolo è attendista ma non passivo, bisogna aspettare il 20' per vedere la prima azione degna di nota: cross basso di Lirola da destra, Djuricic è bravo ad anticipare Romagnoli d'esterno sinistro ma Donnarumma è reattivo nella circostanza e nega la gioia del gol al centrocampista serbo. I neroverdi dimostrano un'ottima qualità nel gioco, Lirola e Boga creano non pochi grattacapi alla squadra di Gattuso che alla prima vera occasione passa. Al 35' sugli sviluppi di un calcio d'angolo calciato da Suso, Locatelli prolunga la traiettoria della palla, spinta in rete da un tocco di Lirola. Gli ospiti,  per nulla demoralizzati dall'autogol, continuano a tenere bene il campo attraverso un palleggio fluido e meriterebbero sicuramente più fortuna al 40', quando l'interno destro di Boga termina la sua corsa sul palo a Donnarumma battuto. Boga che trova il gol sessanta secondi dopo ma l'arbitro annulla per fuorigioco dello stesso ivoriano. Nella ripresa il leitmotiv non cambia, è il Sassuolo a fare la partita anche se il Milan controlla senza particolari affanni. Al 64' l'episodio chiave: Consigli calcola male il tempo d'uscita sul lancio di Kessiè, scalvacato dalla palla, atterra Piatek lanciato in porta. Per Valeri è rosso diretto, confermato, anche dopo aver rivisto il contatto al VAR. Nonostante l'inferiorità numerica, De Zerbi decide di inserire Matri al posto di un volenteroso Djuricic anche se le occasioni migliori capitano ai padroni di casa, con Kessiè che per ben due volte non inquadra lo specchio della porta a tu per tu con Pegolo. L'ultimo brivido lo regala Berardi nei minuti di recupero ma la sua punizione dal limite non crea particolari problemi al portiere rossonero. A San Siro termina 1-0. Nulla da fare per un Sassuolo punito in modo eccessivo da un episodio,  nonostante la prestazione brillante e la grande mole di gioco prodotta.Reagire. E' questo il diktat in casa Parma dopo la pesante sconfitta subita sette giorni fa dal Napoli. Sia chiaro, la salvezza non è a rischio, il vantaggio sulla zona rossa è rassicurante ma vincere al Castellani contro l'Empoli, consentirebbe ai ducali di dormire sonni tranquilli fino a fine stagione. Il primo tempo è vivace e regala emozioni fin dalle battute iniziali. Gli ospiti partono forte e rompono l'equilibrio dopo soli dieci minuti: sulla punizione di Siligardi, Gervinho è bravo ad eludere il fuorigioco empolese e a beffare Dragowski con un tocco sporco. I padroni di casa non ci stanno, si riversano nella metà campo ospite e agguantano il pari cinque minuti dopo grazie a Dell'Orco, cresciuto nelle giovanili del Parma, il quale appoggia in rete un cross dalla destra di Farias, realizzando così la sua prima rete in Serie A. Il primo tempo scivola via e non regala altri sussulti fino al 46', quando i ducali passano nuovamente in vantaggio grazie a Rigoni, che tutto solo sul secondo palo, trafigge il portiere toscano con un preciso colpo di testa. Nella ripresa i toscani aumentano i giri del motore, consapevoli che una sconfitta avrebbe proporzioni catastrofiche in ottica salvezza, con i gialloblu rintanati nella propria metà campo e pronti a ripartire grazie alla velocità del solito Gervinho. Ma non è così, perchè al 59' Gagliolo stende in area Caputo, che dal dischetto non sbaglia, realizzando così la sua dodicesima rete stagionale. Il pareggio rianima la squadra di Iachini, che ci prova per ben due volte dalla distanza con Krunic ma Sepe è attento e tiene a galla i suoi. A 10' dal termine però, i gialloblu rimettono la testa avanti, è Bruno Alves a trovare la deviazione vincente su un tiro sbilenco di Kucka. L' arbitro Di Bello inizialmente annulla per fuorigioco ma il VAR conferma la regolarità della posizione del difensore portoghese. Sembra fatta ma i padroni di casa non sono dello stesso avviso, negando la gioia dei tre punti ai crociati nei minuti di recupero. E' Silvestre in mischia, complice una deviazione di Bruno Alves, a trovare il gol del definitivo 3-3 a tempo praticamente scaduto, lasciando l'amaro in bocca alla squadra ospite. Non è arrivata la vittoria ma va bene così, era importante non perdere dopo tre k.o. di fila e muovere la classifica; un punto prezioso che porta i ducali a quota 30 e che consente di mantenere a debita distanza la zona retrocessione.Al Paolo Mazza arriva ancora una sconfitta per la SPAL, battuta da un super Quagliarella e dall'ennesima decisione sfarevole del VAR, ma andiamo con ordine. Contro la Sampdoria, Semplici deve rinunciare ancora una volta a Lazzari, 4-4-2 con Valoti e Schiattarella sulle fasce, Kurtic e Missiroli in mezzo al campo, Floccari partner d'attacco di Petagna. Dopo solo quindici minuti di gioco, gli estensi si ritrovano già sotto di due gol, grazie ad una doppietta di Quagliarella, che prima insacca in sforbiciata su assist di Bereszynski, poi di testa su assist di Linetty. Uno-due micidiale dei blucerchiati, che al 24' sfiorano addirittura il terzo gol ma il palo nega la tripletta all'attaccante di Castellamare. A questo punto, i padroni di casa provano a reagire ma le azioni sono confuse e la Samp controlla senza particolari affanni. Nella ripresa, il tecnico toscano decide di tornare al 3-5-2 per cercare di avere più spinta sulle fasce ed è tutta un'altra SPAL. I padroni di casa dominano ma faticano tremendamente negli ultimi quindici metri; al 60' però, è ancora il VAR a strozzare in gola la gioia del gol ai tifosi di casa quindici giorni dopo la Fiorentina. Sugli sviluppi di una punizione calciata da Kurtic, Floccari svetta di testa e accorcia le distanze. L'arbitro Pasqua però, richiamato al VAR, annulla per fuorigioco millimetrico di Petagna, attivo nell'azione. Il gol annullato smorza l'entusiasmo degli spallini che perdono qualcosina in fase di spinta senza mai rinunciare a giocare. Nel finale però, l'1-2 di Kurtic su punizione non basta ad evitare la tredicesima sconfitta stagionale. Ancora una volta le difficoltà in fase realizzativa, limitano le ambizioni degli spallini che per qualità di gioco meriterebbero sicuramente qualcosina in più in termini di classifica.
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