Joe Barone (Ph. Social)

Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, ha parlato sulle pagine della Gazzetta dello Sport. Queste le sue dichiarazioni: "Vogliamo portare la squadra al livello della città. Abbiamo bisogno di un po’ di pazienza ma tutte le componenti del mondo Fiorentina spingono in questa direzione. Poi c’è la nascita del Centro Sportivo. Abbiamo fatto un passo importante. La nostra volontà è che nel gennaio 2022 i nostri tesserati siano tutti in campo a Bagno a Ripoli. Infine c’è la questione stadio. Mi sento ferito profondamente. Mi aspettavo qualcosa di più. Ma non mi arrendo". 

SU PRANDELLI - "Perchè lui? Ho conosciuto Cesare all’evento nel Salone dei Cinquecento in ricordo del vostro collega Alessandro Rialti. E ho riportato subito un’ottima impressione. La verità è che è stato Prandelli a volere la Fiorentina. In che senso? Nel nostro primo colloquio non ha chiesto tre anni di contratto e non mi ha detto che ci porterà subito in Europa. Abbiamo parlato di calcio, di rapporti, di allegria, di gruppo. Lui crede nella nostra società che premia la meritocrazia e nel valore dell’attuale squadra. Vi confesso, con Prandelli avrei parlato ore e ore di pallone. Dopo questo confronto insieme a Daniele Pradè abbiamo detto ho detto a Rocco che era la persona giusta".

SU PIATEK E MILIK - "Noi abbiamo gli attaccanti giusti. Punto e basta. Non vedo l’ora di vederli lavorare con Cesare. A proposito, dopo aver fatto fare esperienza al giovane tecnico Aquilani con Iachini ora abbiamo portato avanti un altro allenatore del settore giovanile e cioè Donadel. Come società cerchiamo di valorizzare le nostre figure. Sono dettagli ma per noi sono dettagli importanti".

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