Intervistato dal sito Fanpage, l'allenatore Zdenek Zeman risponde senza peli sulla lingua sull'argomento doping: “Io ho parlato prima di abuso di farmaci. C’era gente che prendeva 20 pillole al giorno, non penso che chi fa sport ne abbia bisogno. Poi è venuto fuori che c’era doping vero. È stato tutto prescritto, come spesso accade qui, e si è chiusa la storia. In generale, le statistiche dicono che l’Italia è il paese più dopato del mondo in percentuale. C’è qualcosa che non va e non si riesce a risolvere. Parlo di sport in generale, non soltanto di calcio”. 

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Zeman continua: "Superlega? Non mi piace. Io penso che il campionato nazionale ha il suo interesse e faccia da richiamo a tanta gente che lo segue. Se si levano 4-5 squadre, non ha più molto senso. VAR? Io all’inizio ero contrario perché avevo fiducia negli arbitri, ma capisco che non sempre si può avere perché nessun arbitro è infallibile. Così come penso che neanche il VAR sia infallibile. Sicuramente ha aiutato a risolvere situazioni che restavano irrisolte”.

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Chiusura di Zeman sul ritorno in panchina a partire da questa stagione: “Ho sempre lavorato bene a Foggia. È una piazza che vive di calcio, la gente si interessa, a me interessa dare qualche cosa alla gente e qua si può fare se uno lavora e riesce a fare quello che vuole. Zemanlandia? Quel termine non l’ho inventato io, anche se mi dà soddisfazione; ma bisogna parlare di Foggia Calcio, della squadra che ha fatto quello che ha fatto ed è stato un peccato che sia finito. Ma quattro anni in Serie A sono stati un lusso. Visto che cambiano tante cose, io mi auguro che ci tornerà di nuovo”. 

 

 

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