Antonio Conte (Ph. Zimbio)

Antonio Conte, allenatore dell'Inter, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine della gara vinta contro il Torino. Queste le sue parole: "La partita l'abbiamo iniziata molto bene, dominando in tutto e per tutto. Poi c'è stato quel calcio d'angolo. È un periodo in cui prendiamo gol su ogni episodio. Dispiace, oggi è stato abbastanza clamoroso. E ha sbagliato Handanovic, che difficilmente fa questi errori. È un periodo particolare, e nelle partite precedenti siamo stati puniti in maniera anche eccessiva. È stata una partita buonissima, con oltre il 60% del possesso, con venti tiri in porta, nove angoli a due. Sono stati bravi i ragazzi: quel gol poteva ammazzare chiunque, poteva innervosirci, invece sono stati bravi a rimanere in piedi e a continuare a giocare, trovando il gol. Sono contento anche per Godin: mi sembra sia il diciottesimo calciatore che segna nell'Inter. Questo significa che attacchiamo con tanti uomini e siamo più imprevedibili rispetto al passato".

Sul futuro: "Sono stato chiamato all'Inter per un progetto triennale, cercando di riportarla dove merita, ad essere competitiva. Ci vuole del tempo: altri anni ho anche sorpreso, portando le mie squadre alla vittoria. E al primo anno ho sempre vinto qualcosa. Detto questo, sono arrivato qui con tanto entusiasmo, con voglia di lavorare con persone con cui avevo già lavorato, di cui ho fiducia, che penso sia ricambiata. Ho iniziato un progetto, che ha durata di tre anni. Poi magari il presidente mi allunga il contratto, e lo allunghiamo. Sono contento di lavorare con questi ragazzi, io non voglio essere di peso. Se sono contenti, come penso lo siano, sarò felice di continuare".

Su Eriksen: "Christian sta lavorando: quando abbiamo ripreso è arrivato con un piglio bello cattivo, e ha giocato titolare. Deve cercare di mantenere determinati livelli. Noi abbiamo bisogno di certi equilibri, e io faccio le mie valutazioni. Lui sta crescendo, e ha voglia di mettersi alla prova. Penso abbia capito che l'Inter è una squadra ambiziosa: in Italia le aspettative sono alte, più arrivi a suon di tromba e più tutti si aspettano molto. In Inghilterra la situazione è molto più tranquilla, molto più 'enjoy'. Si sta impegnando, sta facendo bene, ma io devo fare delle scelte per il bene dell'Inter. Che significa provare a fare le cose migliori per la squadra. Quando scelgo un giocatore l'ultima cosa che guardo è il nome. Dobbiamo continuare così: i ragazzi hanno grande spirito. A volte hanno bisogno di credere di più nei propri mezzi".

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