Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, è intervenuto in conferenza stampa dal ritiro di Pejo affrontando diverse tematiche a partire da quelle relative al calciomercato. Queste le parole riportate integralmente da TMW.

Come costruirete la nuova squadra? E qual è la situazione Nainggolan?
"Per quanto riguarda la costruzione della squadra le ultime 8 partite non possono non essere considerate a livello di spirito, perché tutti hanno dimostrato grande attaccamento alla maglia. Tanti calciatori sono riconfermati perché sanno cosa vuol dire giocare per il Cagliari, vorremmo inserire pochi calciatori perché pensiamo che la prima parte della scorsa stagione sia poco rappresentativa del valore di questa rosa. Riteniamo che questa squadra abbia tanti valori in tutti i sensi e considerando il momento generale del mercato, fermo e con poche risorse per tutti, facciamo di necessità virtù partendo da quello spirito delle ultime partite. Per quanto riguarda Nainggolan si aggancia a questo: contratti così importanti evidentemente oggi sono anacronistici, specie dopo la botta che hanno preso tutti i club nell'ultima stagione. È una trattativa che va avanti, sarebbe stato bello avere Radja a inizio ritiro ma ci auguriamo ancora che possa arrivare in questo ritiro".

Come pensate di gestire la situazione Godin?
"L'anno scorso c'era una parte del pagamento dello stipendio da parte dell'Inter, ma quest'anno non è così. È evidente che non si possa sostenere un costo del genere per il club: stiamo dialogando, ma anche in questo caso è una situazione particolare perché nessuno si aspettava un anno senza pubblico. Godin è una vittima di questa situazione, è comprensibile che lui sia deluso e lui è stato uno dei protagonisti della salvezza, ma se oggi mi chiedete come si possa risolvere questa situazione non posso darvi una risposta".

Situazione Nandez: quali sono le ultime?
"Non ci sono offerte concrete, nessuno ci ha contattato. Il fatto di non riuscire a cedere uno dei nostri pezzi importanti ci penalizza sul mercato, ma è anche bello pensare che ne abbiamo tanti di giocatori così. Siamo pronti a non fare cessioni in caso di assenza di offerte importanti, ma con il lavoro di questi 7 anni riusciremo a superare questo periodo di crisi economico-finanziaria generale".

Come si riparte con Semplici?
“Siamo molto orgogliosi di averlo con noi, credo che per lui parli il curriculum. Se guardiamo alla concretezza nella sua carriera, possiamo vedere un percorso sempre di successo. Siamo orgogliosi e fiduciosi di ripartire da quello spirito che lui è riuscito a inculcare ai giocatori”.

L’acquisto di Strootman va a coprire il buco a centrocampo dell’anno scorso?
“Queste sono domande da fare all’allenatore, a noi interessa solo che si vincano le partite. Dobbiamo essere creativi in questo mercato, le occasioni vanno prese al volo e l’occasione Strootman è abbastanza incredibile visto che abbiamo chiuso per due anni di prestito, con l'ingaggio coperto per più del 70% dal Marsiglia. Lui è stato il primo calciatore a farmi fare una conference call, è motivatissimo e un grande professionista, in più vorrebbe finire qui la sua carriera. Siamo stati creativi anche nella sostituzione di Vicario, che era giusto accontentare perché ci ha dato una grande mano lo scorso anno: voleva giocare di più, è andato a Empoli e lo abbiamo sostituito con Radunovic, che da altre parti non trovava spazio. Lo stesso stiamo facendo con un difensore giovane (Altare, in arrivo dal Genoa ndr). Ripeto, in questo mercato dovremo essere creativi”.

Ci si deve aspettare creatività anche in uscita, per esempio con Simeone?
“Penso, come detto prima, che sia giusto fare un’analisi della rosa di tutta la scorsa stagione. Noi ora abbiamo negli occhi la leadership di Pavoletti, che a mio parere è l’emblema della nostra salvezza. Gli auguro di poter giocare 98 minuti in 38 partite, ma sappiamo di avere in rosa un altro elemento di assoluto affidamento come Simeone, che non è un giocatore che il Cagliari può dar via a cuor leggero. Parliamo di un giocatore che nei suoi anni di Serie A è sempre andato in doppia cifra facendo la media ponderata, nell’arco di una stagione ci sono gli imprevisti e avere la fortuna di avere anche Simeone è un grande valore. Se dovesse arrivare un’offerta congrua però tutti sono sul mercato: non c'è un giocatore che non sia cedibile in caso di offerta congrua, perché abbiamo bisogno di fare almeno un’uscita, ma non è ancora arrivata questa offerta”.

Ha sentito Barella dopo la vittoria? Ci sono state offerte per Lykogiannis?
“Su Lyko ci sono stati dei sondaggi, come mi ha detto Capozucca, di un paio di squadre come Lazio e Napoli ma mai delle offerte vere e proprie. Lui ha anche il pregio di poter ricoprire due ruoli, terzino e centrale e per noi, come società, è un vantaggio. Barella l’ho sentito prima dell’Europeo, in questi giorni saranno sommersi di chiamate, preferisco sentirli tra una settimana”.

Ci sono alcuni giovani in ritiro, è un premio al loro lavoro?
“Spero che tutti possano seguire il percorso fatto da Carboni, lui deve essere l'esempio. La Primavera ha fatto un buon lavoro, spero che qualcuno di loro riesca a imporsi come ha fatto Andrea. Per noi è fondamentale ripartire dal nostro vivaio”.

Ci sono alcuni nodi in questa rosa, come la situazione di Walukiewicz?
“L’allenatore è assolutamente convinto di puntare su di lui e spero lo sia anche fino ad agosto, è un giovane su cui il Cagliari vuole puntare. Come ogni giovane ha ancora delle lacune e deve essere bravo lo staff a migliorarlo: un allenatore deve essere bravo a portare a casa i risultati, ma anche a far crescere e recuperare i giocatori e su questo abbiamo tante aspettative. Semplici arriva dai dilettanti e ha uno staff preparatissimo. Sono molto convinto che Sebastian possa migliorare, non si arriva per caso nella nazionale polacca a giocare al fianco di Glik. Per quanto riguarda Tripaldelli è sul mercato, abbiamo ricevuto un paio di proposte e nel suo caso è ipotizzabile una sua uscita”.

 

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