È Gianluca Procopio l'uomo della Provvidenza in casa Salernitana. La squadra del neo presidente Iervolino, colpita duramente dal Covid-19, è scesa in campo nel derby campano contro il Napoli con gli uomini letteralmente contati, tant'è che il tecnico Stefano Colantuono è stato costretto a convocare dalla Primavera ben sei ragazzi, due per ruolo. Si tratta dei difensori centrali Perrone (2003) e Motoc (2002), i centrocampisti Russo (2003) e Iervolino (2003) e le due punte Guida (2002) e Cannavale (2002). Un sogno, per ognuno di loro, la possibilità aggregarsi alla prima squadra e respirare l'aria del grande calcio. 

Gianluca Procopio, dicevamo. Il tecnico calabrese, alla guida della Primavera da poco più di un anno, nella passata stagione ha avuto il merito di risollevare le sorti di una squadra che arrancava nelle sabbie mobili del Girone B del campionato nazionale Primavera 2, e che quest'anno invece gioca con la consapevolezza di chi sa di poter compiere il tanto atteso salto di categoria, con la zona promozione distante solo 5 punti. 

Un'amicizia solida e duratura con i fratelli Inzaghi, Filippo e Simone, e la voglia di salire la piramide del calcio con le sue idee. Vincitore nel 2018 del massimo campionato sammarinese con La Fiorita, società con cui ha vinto anche la Coppa Titano e partecipato ai preliminari di Champions League, Procopio è arrivato in Campania non prima di aver fatto la cosiddetta “gavetta”: Allievi e Beretti del Catanzaro, Montecchio Maggiore e Santarcangelo. Nel 2020 la tanto attesa chiamata della Salernitana che ha deciso di affidargli inizialmente l'Under17 prima del passaggio alla Primavera. 

E proprio nella sua formazione ci sono giovani di belle speranze che sognano il grande salto: tre di questi hanno già esordito in Serie A: i difensori Motoc e Perrone hanno assaggiato la massima categoria nella sconfitta casalinga di qualche settimana fa contro la Lazio, mentre Russo ha trovato la prima gioia domenica contro il Napoli. Il centrocampista classe 2003, in occasione del derby perso 4-1 contro gli azzurri di Luciano Spalletti allo stadio Maradona, ha dimostrato di saperci fare e di poter tranquillamente stare in pianta stabile tra i grandi. Venti minuti in campo per lui, nei quali non ha mostrato alcun timore reverenziale nei confronti di colleghi ben più affermati. Da segnalare, soprattutto, un intervento in scivolata su Politano e un passaggio filtrante per Simy a scavalcare la difesa azzurra. Non male. Una partita che Russo, messosi in mostra nella Primavera granata con cinque reti e sei assist, di certo non dimenticherà facilmente. E un pezzo di questo sogno, siamo certi, lo si deve anche a mister Procopio: l'uomo della provvidenza. 

 

 

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