Gennaro Gattuso non ci sta e rompe il silenzio dopo settimane in cui, l'ex tecnico di Napoli e Fiorentina, aveva scelto di non dire la sua. L'allenatore, che ha concluso la sua avventura a Firenze ancor prima dell'inizio della nuova stagione, ha raccontato la sua versione dei fatti in un'intervista rilasciata a Il Messaggero.

Gattuso rompe il silenzio: la sua intervista al quotidiano Il Messaggero

Queste le sue dichiarazioni: “Sulla Fiorentina lasciamo stare, se ne è parlato anche troppo. Storia finita. Aperta invece è l’altra. Non riesco a dimenticare”. Il riferimento, in questo secondo caso, è a quanto accaduto dopo la protesta dei tifosi del Tottenham che hanno fatto saltare la sua firma sul contratto. “Mi hanno descritto in modo diverso da quello che sono e non c’è stato niente da fare. Il mio dispiacere è di non aver avuto la possibilità di difendermi. Ho dovuto accettare una storia che mi ha fatto male più di qualsiasi sconfitta o esonero. Ed è accaduta in un momento in cui nessuno vuole prendere atto della pericolosità del web. Certe cattiverie vengono da Facebook e Twitter dove è possibile dar forza a qualsiasi falsità. Io non ho alcun profilo e non li voglio avere. Nemmeno Monica li ha. Perché mi dovrei far insultare per qualsiasi cosa? Non ho nemmeno Instagram. Non capisco, se bevo una bottiglia di vino, quale sia il motivo di scattare una foto per farlo sapere ad altri. Sono fatti miei, lo sanno anche Gabriela e Francesco”.

E sulla Serie A ha detto: "La Juventus resta la più forte, il ritorno di Allegri sposta parecchio ma sarà un bel campionato. Il Napoli? Spalletti lo conoscete, è una garanzia. Continuerà il mio lavoro con il 4-2-3-1. È già avanti”.

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