Il riassunto del match del Paolo Mazza. Petagna illude la Spal. Barrow e Poli la ribaltano nella ripresa: il Bologna vince 3-1 e vola al decimo posto in AAd impreziosire il sabato della ventunesima giornata di A è il derby emiliano tra Spal e Bologna. I biancoazzurri, terzultimi in classifica a quota 15 punti, devono dar seguito alle belle prestazione e vittoria messe a referto contro l’Atalanta. Dall’altra parte, il team di Sinisa Mihajlovic, dodicesimo in graduatoria alla luce delle 24 lunghezze totalizzate sinora, ha l’obbligo di tornare a conquistare il bottino pieno mancante da ben tre giornate. Per farlo, il tecnico rossoblu si affida al consolidato 4-2-3-1: se Mbaye, Danilo, Paz e Tomiyasu vanno a comporre la difesa a protezione di Skorupski, la mediana è affidata al duo Poli-Schouten; sulla trequarti, Orsolini, Soriano e Palacio (impiegato a sinistra al posto del diffidato Sansone) sono chiamati a offendere, assieme al finalizzatore Santander, la retroguardia rivale. I primi 45 minuti di gioco denotano tutti gli elementi di un vero e proprio derby: tanta quantità, tanti interventi pericolosi conditi da altrettante ammonizioni, diversi momenti di tensione  e due gol, uno per parte. Le occasioni pericolose partorite, tra il 2’ e l’9’ dai piedi poco precisi di Santander e Missiroli fanno, infatti, da preludio ai gialli mostrati da Fabbri ai danni di Cionek e Valoti per i rispettivi illeciti nei confronti di Palacio e Orsolini. L’eccessiva fisicità dell’incontro è testimoniata ulteriormente, al 22’, dalla trattenuta irregolare di Paz su Di Francesco, tutto solo nell’area rossoblu sul cross di Reca dalla sinistra; il direttore di gara, in un primo momento deciso a far continuare l’azione, è costretto a rivedere l’episodio al Var prima di decretare il calcio di rigore trasformato alla grande, una manciata di secondi più tardi, da Andrea Petagna, glaciale nello spiazzare Skorupski per l’1-0 ferrarese. Il vantaggio della Spal non abbatte il Bologna che, anzi, al 24’ sfrutta la deviazione sfortunata di Vicari sul tiro-cross di Soriano per riportare in equilibrio il match. L’1-1 rispecchia il buon momento dei rossoblu che, tre minuti più tardi, potrebbero anche passare in vantaggio se solo Santander, dopo il recupero della sfera su un retropassaggio fuori misura di Cionek, non centrasse in pieno Berisha mostrando ancora una volta tutti i propri limiti in fase realizzativa. Dall’altra parte del campo, Tomiyasu cancella per un attimo un primo tempo opaco e di scarsa precisione con un intervento provvidenziale scaccia-pericolo sulla battuta a rete a botta sicura di Reca, suscitando l’incredulità dell’intero pubblico di casa e il boato di quello bolognese. L’ammonizione di Petagna è l’ultimo colore di un primo tempo offuscato dai tanti errori tecnici delle squadre in campo nonostante le due marcature realizzate.L’entrata in campo di Bonifazi al posto di Cionek apre una ripresa dipinta dei colori rossoblu. La palla-gol sventata al 52’ da Berisha, ottimo nello sradicare la sfera dai piedi di Soriano senza commettere fallo, precede di sette giri d’orologio il gol del 2-1 bolognese firmato da Barrow, subentrato al 58’ all’abulico Santander. L’ex-Atalanta approfitta di una respinta corta della difesa spallina sul cross di Palacio, prende la mira e trafiggere Berisha con un destro a giro sotto l’incrocio tanto preciso quanto imparabile per il portiere albanese. Ma non è finita qui, perché il Bologna, dopo aver ribaltato la gara, riesce a chiuderla in appena 240 secondi: Soriano, infatti, pescato alla grande da Palacio sulla corsia di destra, mette al centro un rasoterra forte e teso che attraversa tutta l’area prima di essere trasformato nel 3-1 da Andrea Poli. Mihajlovic decide, pertanto, di far rifiatare l’ammonito Orsolini, spedendo sul terreno di gioco Skov Olsen al 70’. Dall’altra parte, Semplici tenta il tutto per tutto per cercare di riaprire la gara: fuori Valoti e Di Francesco, dentro Paloschi e Floccari. La partita di Andrea Poli termina all’81’, quando il centrocampista 30enne, in preda ai crampi, è costretto a uscire dal campo a beneficio di Svanberg. Due minuti più tardi, Berisha deve impegnarsi e non poco per evitare il quarto gol del Bologna respingendo in corner la conclusione a distanza ravvicinata di Skov Olsen. E’ questa l’ultima emozione del derby emiliano numero  sessantacinque tra Spal e Bologna. I ragazzi di Mihajlovic tornano alla vittoria meritatamente dopo due pareggi e una sconfitta, balzando momentaneamente al 10° posto in classifica, a pari punti col Parma e a sole 4 lunghezze dalla zona Europa League. Per la Spal di Semplici, invece, si tratta dell’ennesimo passo indietro di un campionato giocato sin qui al di sotto delle aspettative e, probabilmente, delle proprie capacità.
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