In questo turno di Serie A sono stati messi a segno 40 gol. In vetta non sbagliano Juventus, Inter e Lazio. La Roma crolla sotto i colpi del SassuoloIl calcio non è matematica, ma alla fine spesso i conti tornano. E così il Bologna, che aveva rischiato di raccogliere solo un punto da una partita dominata (65% di possesso palla e 21 tiri contro 3), batte il Brescia ma ci riesce solo all'ultimo respiro e sfruttando una delle pochissime disattenzioni di una retroguardia che aveva gestito il dominio dei padroni di casa in maniera coriacea. Orsolini ha segnato il gol numero 400 per una squadra allenata da Sinisa Mihajlovic. I felsinei hanno trovato la via del gol in 18 match interni consecutivi per la prima volta a partire dal 1975. La sfida con vista Europa tra Cagliari e Parma è un pareggio che esalta lo spirito e il temperamento di un Parma che ha passato una settimana tremenda col caso Gervinho, l’infortunio di Sepe, il mercato da fare, e abbassa il morale della compagine sarda, che ottiene il terzo risultato utile di fila, ma ancora una volta senza successo. Il pareggio rende onore alla tenacia del Parma, più volte vicino al crollo ma mai domo e sempre pronto a rispondere colpo su colpo alle folate offensive dei padroni di casa. Il Sassuolo abbatte il tabù e sconfigge (4-2) per la prima volta la Roma nella sua storia. Già, perché nei 13 precedenti la squadra neroverde era riuscita a pareggiare 5 volte, uscendo sconfitta nelle restanti 8. Stavolta, invece, De Zerbi si è preso tutta la vetrina, annientando i giallorossi già in partenza e sfruttando la vena iniziale di Caputo (con questa doppietta sale a quota 10 in campionato). Per la Roma, invece, prestazione da dimenticare del tutto nel primo tempo, con una reazione d’orgoglio nella ripresa spazzata via da un eurogol di Boga. Il centesimo gol in giallorosso di Dzeko non basta: per i capitolini l’inizio del 2020 è terrificante, con 4 sconfitte in 7 gare, con due vittorie (Genoa e Parma) e il pari con la Lazio. Tre gol e tre punti per riprendere la corsa in vetta alla classifica. La Juve archivia la pratica Fiorentina con un tris pesante che lancia un messaggio forte e chiaro a Inter e Lazio. E lo fa con una prova di maturità, sfruttando il momento magico di Ronaldo e mettendo in campo qualità e quantità in ogni reparto. Al netto di cambi tattici e alcuni giocatori in crescita (Rabiot e Bentancur), a colpire nella gara contro i viola è soprattutto la consapevolezza degli uomini di Sarri. Consapevolezza che invece è mancata ai toscani, che alla resa dei conti escono sconfitti dal campo senza aver mai creduto davvero all'impresa e averci provato con tutte le armi a disposizione. L’Atalanta inciampa ancora in casa, il suo teorico fortino: dopo la sconfitta con la Spal, un 2-2 con un’altra ultima in classifica, il Genoa, che vanifica il possibile sorpasso alla Roma (solo agganciata) in chiave Champions League. Ma la squadra di Nicola ha meritato questo punto, fondamentale per la classifica, ma soprattutto per l’aspetto psicologico, in chiave salvezza: partita molto paziente, ordinata, sorattutto coraggiosa fino alla fine, anche quando la squadra è rimasta in dieci (37’) per espulsione (doppio giallo) di Behrami.Il rullo compressore biancoceleste torna a mietere vittime. Dopo lo stop nel derby la Lazio si sbarazza della Spal con facilità e centra il sedicesimo risultato utile consecutivo, rimanendo a ridosso della Juventus in classifica. Agli uomini di Inzaghi basta un tempo per annientare una squadra incerottata, sbilanciata e in confusione totale fin dai primi minuti. La compagine di Semplici, di fatto, non scende neanche in campo all'Olimpico, regalando occasioni a ripetizione a una Lazio tanto bella da vedere quanto spietata in fase realizzativa: 52 gol totali in stagione, di cui 25 firmati dal miglior Immobile di sempre. E mercoledì c'è il recupero col Verona, per accorciare a - 2 dai bianconeri e continuare a sognare. Dopo tre vittorie consecutive in A, cinque considerando anche la Coppa Italia, il Milan frena e perde l’occasione di avvicinarsi all’Atalanta fermata dal Genoa: con il Verona a San Siro finisce 1-1, a Faraoni risponde Calhanoglu, alla seconda partita di fila in gol dopo la doppietta al Torino in Coppa, ma senza Ibrahimovic lì davanti la scintilla non si accende. Gli uomini di Juric sono imbattuti da sei partite di campionato (3V, 3N): l'ultima volta che i veneti sono rimasti senza sconfitte per più gare di fila in una singola edizione della competizione risale al 1999/00, una serie di 15. Il Torino perde la faccia e la testa contro il Lecce: quarta sconfitta consecutiva contando l'eliminazione dalla Coppa Italia, 17 gol subiti nelle ultime quattro partite: questo Torino, del Torino, non ha nemmeno la maglia granata. Infatti al Via del Mare si presenta in blu. Chi si aspettava dalla squadra di Mazzarri una reazione al periodo nero rimane deluso: in campo c'è solo la squadra di Liverani. Ora per i piemontesi c'è da pensare al futuro, con Longo pronto a prendere l'eredità del tecnico toscano. Nel giorno del debutto in campionato di Eriksen, Conte ritrova la vittoria contro l'Udinese e non perde contatto dalla Juve grazie alla vecchia guardia e al solito implacabile Romelu Lukaku, che con la doppietta realizzata diventa il primo giocatore a segnare 12 centri in 11 trasferte. La squadra di Gotti, alla terza sconfitta di fila, ha il demerito di non riuscire a sfruttare le difficoltà dell'Inter, nonostante una buona prova dell'asse di sinistra Sema-Fofana. Lasagna ha corso tanto, a scapito della lucidità, mentre Okaka è stato imbrigliato dai tre centrali nerazzurri. Terza vittoria consecutiva in gare ufficiali per il Napoli, che vince 4-2 a Marassi, in uno scoppiettante monday night. I partenopei salgono in classifica e adesso tornano a respirare profumo di Europa. Per i liguri buone risposte in chiave salvezza nonostante la sconfitta. Fabio Quagliarella è andato a segno in tutte e tre le gare di Serie A giocate al Ferraris contro i campani; inoltre ha segnato quattro gol delle ultime sei gare di campionato contro gli azzurri.
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