Giampiero Falasca, legale giuslavorista esperto di sport, sulla responsabilità in caso di contagio dei giocatori: "Dirigenti e club rischierebbero grosso" Facciamo finta che il calcio, in Italia, sia ripartito, che l’emergenza Covid-19 sia rientrata e che in piena Serie A entri la positività di un giocatore al virus entri di prepotenza a gamba tesa sulle certezze di Governo, Federazione e Lega. Quali sarebbero i risvolti? Su chi ricadrebbe la responsabilità dell’eventuale contagio? I medici di 17 dei 20 club del massimo campionato italiano hanno riproposto il quesito nella giornata di ieri, la risposta della Figc non ha tardato ad arrivare. L’impressione è che ancora non ci sia una risposta ben precisa alla domanda, motivo per cui l’avvocato giuslavorista Giampiero Falasca, esperto di sport, ha chiarito all’Ansa le conseguenze legali dell’eventuale brutta notizia. “Un contagio potrebbe essere considerato infortunio sul lavoro, come ha precisato il Decreto Cura Italia, ma non tutti i contagi sarebbero fonte di responsabilità, se i club dovessero dimostrare di aver messo in campo tutte le cautele necessarie”. Non c’è una risposta assoluta, pertanto, alla domanda, ma di certo “i dirigenti potrebbero essere considerati responsabili sul piano penale”. Correre il rischio fa parte dei giochi, ma fino a che punto si sarà disposti a farlo?
Serie A, 38^ giornata: la presentazione dei match di campionato
Il Liverpool piomba su Mbappé. Klopp chiama il padre e sonda il terreno

💬 Commenti