Dopo 11 partite di livello, la difesa del Bologna è crollata subendo due gol a partita: è la peggior media di Donadoni. Maietta è già un rimpianto?

- di Marco Vigarani -

Dopo il ko interno contro la Fiorentina si è accesa una spia d'allarme in casa Bologna. Le sei sconfitte patite nelle ultime otto giornate sono un problema serio da analizzare a fondo per comprenderne le ragioni. Una delle principali risiede sicuramente nella tenuta del reparto difensivo che, numeri alla mano, appare ormai in crollo verticale da circa tre mesi. Nelle prime 11 giornate di campionato infatti il Bologna aveva subito appena 12 reti con un'eccellente media di 1,1 a partita mentre invece nei successivi 12 turni ne sono state incassate addirittura 23 per una media di 1,9 a gara. Praticamente dalla sconfitta interna contro il Crotone è raddoppiato il numero dei gol concessi agli avversari che porta ad un ragionamento ancora più ampio e preoccupante. Mai infatti nella carriera bolognese di Donadoni la sua squadra ha viaggiato ad un ritmo così negativo: la stagione 2015/16 si chiuse con 1,07 reti subite a partita, quella successiva a quota 1,52. Eppure il reparto ha finora trovato un'identità abbastanza precisa con la linea a quattro uomini composta da Mbaye e Masina (praticamente inamovibile con 19 presenze da titolare) sugli esterni e la coppia centrale composta da Helander e Gonzalez ma evidentemente qualcosa non funziona a maggior ragione visto che su 23 turni di campionato il Bologna ha collezionato appena 5 clean sheets ovvero partite senza subire nemmeno un gol: due volte con il Benevento, nelle trasferte contro Genoa e Sassuolo e nel trionfo interno sulla Sampdoria. Inevitabile portare il ragionamento anche sul piano del mercato ed in particolare riflettere nuovamente sull'opportunità di privarsi a gennaio di Mimmo Maietta, indubbiamente il miglior difensore della rosa rossoblù. Nelle gare in cui l'ormai ex centrale è sceso in campo (affiancato in particolare da De Maio) la squadra ha subito appena due reti mostrando una bella tenuta complessiva di reparto. Quotazioni in crollo invece per la coppia titolare Gonzalez-Helander dopo un avvio promettente: 6 reti concesse nelle prime apparizioni ed invece 16 nelle restanti 7.Ragionando sulla composizione delle coppie di centrali, spicca poi un dato curioso su cui riflettere: i due protagonisti del mercato estivo del reparto non hanno mai giocato insieme. Si tratta di Gonzalez acquistato per 1,5 milioni dal Palermo e titolare di un contratto da 700mila euro fino al 2020 e De Maio arrivato dall'Anderlecht per 2 milioni e legato al Bologna fino al 2020 per 700mila euro all'anno: in totale stiamo parlando di operazioni di mercato per circa 12 milioni di euro tra ingaggi lordi e cartellini. Eppure i due hanno condiviso il campo soltanto in un'occasione: la difesa a tre della trasferta vincente di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Al di là delle valutazioni fatte sul mercato in sede di costruzione della rosa, resta evidente il crollo del rendimento del reparto difensivo su cui chiaramente influiscono anche le prestazioni altalenanti del portiere e più in generale l'alchimia di una fase difensiva che deve riguardare tutto la squadra. La ripartenza del Bologna passa soprattutto dall'esigenza di trovare una nuova quadratura del cerchio nella retroguardia: subendo in media due gol a partita sarebbe impossibile per chiunque risalire la china.
Calciomercato Bologna, due difensori sul taccuino di Sabatini
Per il Bologna 20 milioni in più di diritti tv: è il momento di crescere

💬 Commenti