A Napoli va in scena una prova coraggiosa del Bologna che trova due volte il pareggio con Santander e Danilo ma viene battuta 3-2. Decisivi Milik e Mertens Arriva finalmente anche l'ultima partita di un 2018 disastroso per il Bologna. È il San Paolo ad ospitare quella che potrebbe anche essere l'ultima gara di mister Inzaghi sulla panchina rossoblù. Il tecnico piacentino, per sfidare l'ex mentore Ancelotti, sceglie di sorprendere promuovendo De Maio e Dijks titolari insieme a Pulgar e Palacio che tornano invece prevedibilmente nell'undici di partenza. Nel Napoli invece fiducia alla catena Malcuit-Callejon a destra e all'ex Verdi dalla parte opposta mentre Milik e Mertens compongono il tandem offensivo.Incredibilmente la prima occasione è per il Bologna con Poli al tiro-cross dopo pochi minuti e nessun compagno lesto alla deviazione sotto porta e Palacio indemoniato che va al tiro di nuovo al 7' senza trovare la porta a differenza di Poli, pur senza potenza, pochi minuti dopo. Approccio aggressivo dei rossoblù al cospetto di un Napoli sornione che attende il momento propizio per pungere. E allo scoccare del quarto d'ora arriva l'occasione giusta con Milik lesto a sbattere in rete una palla rimasta a ballare in area dopo un mancato rinvio della difesa felsinea tra Helander, Danilo e De Maio. Tocca a Skorupski evitare il raddoppio dopo dieci minuti con un grande intervento che toglie il pallone dall'incrocio sul tiro di Mertens. Un paio di ripartenze del Bologna non costituiscono una reazione mentre invece il Napoli sfiora di nuovo il gol con Milik poco dopo la mezzora che di testa prima colpisce la traversa e poi non trova la porta dopo una grande giocata di Verdi. All'improvviso però arriva il pareggio di Santander che deposita di testa in rete una punizione di Pulgar prolungata da Palacio: al 37' esultano le poche centinaia di tifosi rossoblù in un San Paolo raggelato. El Ropero, già dolorante, però non riesce a proseguire l'incontro e dopo pochi minuti lascia il posto a Falcinelli che spreca una clamorosa occasione a porta spalancata in pieno recupero.Avvio di ripresa di totale marca partenopea con Callejon che spreca un'ottima occasione dentro l'area piccola con un tiro telefonato ma raddoppio comunque immediato degli uomini di Ancelotti. È ancora Milik a bastonare i rossoblù su un cross dalla trequarti con colpevole complicità di Mattiello che si dimentica di provare ad anticipare il centravanti polacco. Poco dopo Falcinelli avrebbe di nuovo l'occasione di dare un senso alla sua annata ma non trova la porta di testa così come Palacio nell'azione successiva. Arriva così il primo cambio per il Napoli con Ruiz che rileva Verdi nella fase cruciale di una gara che si mantiene vivace anche per merito dei rossoblù che rischiano di capitolare al 67' su un diagonale di Milik ben parato. Entrano poi Mario Rui al posto di Ghoulam, Nagy per Svanberg ed anche Orsolini per Poli ma soprattutto il Bologna trova il pareggio. È il centrale brasiliano Danilo a volare più in alto di tutti sulla punizione di Pulgar per battere di testa a rete indisturbato e siglare la rete del 2-2. L'ultima carta di Ancelotti è Ounas che rileva Callejon per cercare la vittoria nei dieci minuti finali ma il gol del 3-2 arriva dal piede di Mertens che scaglia un destro dal limite toccato ma non trattenuto da Skorupski. Nei minuti di recupero però il Bologna ha una manciata di buone occasioni ma non riesce a trasformarle in gol ed esce amaramente sconfitto dal San Paolo. Poteva starci anche il pareggio dopo una prestazione così generosa che ha visto i rossoblù finalmente abbastanza liberi mentalmente da cercare anche di attaccare e non solo di difendere. La qualità dei solisti del Napoli però è troppo elevata per una formazione che dovrà trovare dalle prossime settimane la spinta decisiva verso la salvezza: prima con le scelte della dirigenza poi con le scelte di mercato.
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