Il Cagliari batte il Bologna 3-2 e vola a 18 punti in classifica. Santander apre, Joao Pedro (doppietta) e Simeone la ribaltano. Bani, giornata noL’appetito vien mangiando e il Cagliari, padrone di casa nel match contro il Bologna della 10^ giornata di campionato, lo sa bene: dopo le prime due sconfitte stagionali subite contro Brescia e Inter, il team allenato da Rolando Maran ha innescato una marcia quasi imprendibile raggiungendo ben 15 punti grazie a 4 bottini pieni e 2 pareggi e divorando letteralmente quella classifica di Serie A che, al giorno d’oggi, vede i sardi occupare la 7^ posizione. Dall’altra parte, a frapporsi tra i padroni della Sardegna Arena e il sogno europeo, c’è il Bologna di Sinisa Mihajlovic, distante solo tre lunghezze dagli avversari di oggi grazie ai 12 punti totalizzati sinora. Dopo il meritato ritorno alla vittoria avvenuto nella giornata di domenica contro la Sampdoria, gli emiliani vogliono dare seguito alle prestazioni positive messe in campo nelle ultime giornate, consapevoli che un’ulteriore trionfo, stasera, potrebbe divenire fondamentale in virtù di una classifica già buona ma che, con 3 punti in più, risulterebbe prelibatissima. La base per far bene, in casa felsinea, è il 4-2-3-1, ma sono ben quattro gli interpreti diversi rispetto all’ultimo match disputato: se Denswil viene chiamato ad affiancare Bani nella coppia di centrali titolare, Schouten e Dzemaili compongono il duo di centrocampo alle spalle del solito trio della trequarti formato da Orsolini, Soriano e Sansone; davanti, dentro Santander al posto di Palacio per dare peso e centimetri all’attacco. I presupposti per una partita frizzante ci sono tutti e non è un caso che l’intero primo tempo viva di folate da una parte all’altra del campo. A fare la voce grossa, nei minuti iniziali, sono i ragazzi di Maran, pericolosissimi sin da subito grazie a un pressing alto che scompone le certezze e l’ordine del Bologna. In particolare, è Joao Pedro a dar fastidio agli emiliani: il brasiliano si fa vedere alle spalle di Simeone e al 9’, dopo un’ottima azione personale di Nandez, sfiora il gol con una grande girata di testa che Skorupski può solo spingere con lo sguardo sul fondo. Per vedere il Bologna affacciarsi in avanti bisogna aspettare il 18’, minuto in cui Orsolini dà il via alle occasioni da gol dei suoi con un sinistro a giro sul secondo palo murato dal difensore avversario prima di avvicinarsi pericolosamente alla porta difesa da Olsen. Il Cagliari sbanda davanti all’avanzata del baricentro rivale e l’ammonizione di Cigarini al 19’ fa da preludio a una serie di batti e ribatti nell’area dei sardi culminato con il fischio di Sacchi in favore degli emiliani dopo l’atterramento di Soriano da parte di Joao Pedro. Dal dischetto, il Ropero Santander è glaciale nello spiazzare Olsen e nel portare in vantaggio i suoi: 1-0 Bologna. I team si offendono, pertanto, come pugili: al 27’ Simeone non inquadra la porta felsinea dopo un netto anticipo di testa ai danni di Denswil sul cross di Pellegrini. Dall’altra parte, tre minuti più tardi, Olsen è fortunato a non trovarsi bucato per la seconda volta sul tiro a giro di Orsolini, riscattatosi alla grande dopo l’ammonizione ricevuta per simulazione al 25’. Nei dieci minuti finali, sono solo pochi centimetri a interporsi tra il Cagliari e il pareggio: così avviene al 34’ sul sinistro di Joao Pedro, al 36’ sul tiro a porta libera di Faragò, al 44’ sulla girata di testa di Klavan sull’angolo battuto dalla destra da Cigarini.A rendere ancor più viva la gara, nella ripresa, si scaglia impetuosa la voglia del Cagliari di tornare in partita. Non è un caso che al 48’ Joao Pedro ottimizzi al massimo il grande lavoro in avanti di Pellegrini: il brasiliano riceve in area un cross forte e radente del terzino di proprietà della Juventus, si gira in un fazzoletto e conclude di destro verso la porta avversaria raccogliendo la fortuna mancata nel primo tempo grazie alla deviazione spiazza-Skorupski di Bani: il Cagliari pareggia il match davanti a una Sardegna Arena decisamente su di giri. Qualcuno si aspetterebbe un crollo psicologico del Bologna, ma la gara conferma il copione dell’imprevedibilità e, nonostante il gol subito, gli emiliani ritrovano l’ordine smarrito a inizio ripresa. Tra il 54’ e il 48’, a creare problemi ad Olsen e co. sono Sansone e Santander, con quest’ultimo che sfiora il 2-1 con un destro che si perde d’un soffio sul fondo a portiere avversario immobilizzato. De Leo capta il momento positivo dei suoi e al 60’ manda in campo forze fresche: dentro Palacio al posto del Ropero. L’argentino impiega un solo minuto per rendersi pericolosissimo dalle parti della porta rivale, deviando in rete di testa il diagonale sinistro di Krejci. Peccato però che il numero 24 di Bahia Bianca sia in fuorigioco al momento del contatto con la sfera. Tra il 65’ e il 71’, Castro e Oliva subentrano a Nandez e Cigarini, mentre dalla parte opposta Skov Olsen sostituisce Orsolini al 70’. Ancora una volta, alla Sardegna Arena accade quello che non ti aspetti: al 73’, infatti, Bani corona la sua giornata sfortunata con una cattiva lettura sulla palla in avanti di Nainggolan: la palla sbatte sul petto del difensore e diventa un assist al bacio per Simeone, che, tutto solo davanti a Skorupski, realizza il 2-1 con un colpo sotto di precisione ribaltando clamorosamente il match. Ma non è finita qui, perché a sigillare la 5^ vittoria stagionale del Cagliari è Joao Pedro, che all’83’ realizza la doppietta personale con un piatto sinistro che non lascia scampo alla voglia di pari degli avversari. Gli innesti sul terreno di gioco di Svanberg e Ionita - rispettivamente per Soriano e Nainggolan –, assieme all’autogol realizzato da Faragò al 91’, rifiniscono la pellicola di una partita bellissima. Il team di Maran vola a 18 punti in classifica. Il Bologna annega tra i rimpianti per le tante occasioni sbagliate sull’1-1 e la consapevolezza che sabato, nell’11^ giornata di campionato, arriverà al Dall’Ara l’Inter di Antonio Conte, attualmente prima in classifica in A.
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