Ronaldo sblocca subito il match dello Stadium, ma la Juve nel secondo tempo si specchia su se stessa e subisce il pareggio di Bessa. Si ferma a 8 la striscia di vittorie consecutive.Quando ieri in conferenza stampa è stato chiesto ad Allegri se la sua squadra poteva vincerle tutte, il tecnico bianconero è andato su tutte le furie. La Juve viene fermata in casa da un Genoa ben messo in campo da Juric. Il pari contro il grifone spezza l'incantesimo di vittorie e conferma quanto sia sempre complicata la gara post nazionali. La concentrazione e l'attenzione sono venute a mancare nella partita di questa sera. Un pareggio che in ottica futura può essere visto in maniera positiva per i bianconeri, se trasformato in rabbia agonistica per cercare di ottenere il massimo in ogni gara e per dimostrare che nulla è scontato anche se sei la Juventus. Già martedì in Champions League ci sarà modo di rifarsi contro lo United che è reduce dal rocambolesco pareggio contro il Chelsea. Allegri ritorna alle origini schierando il 4-3-3 inserendo a sorpresa Cuadrado nel trio d'attacco insieme a Ronaldo e Mandzukic, mentre a centrocampo Bentancur, dopo l'ottima prestazione di Udine, viene confermato titolare da mezz'ala. Juric risponde con il 3-5-2 con Kouamé spalla del capocannoniere Piatek, e con Radu che vince il ballottaggio in porta a discapito di Marchetti. Nel primo tempo sembra la solita Juventus capace di mettere subito gli avversari al tappeto. Pressing alto e linee strette con Ronaldo sugli scudi. Il portoghese dopo aver preso un palo di testa, sblocca il match approfittando di una doppia indecisione tra Radu e Piatek. Dopo essere andato in svantaggio il Genoa non si scompone, riuscendo a gestire senza eccessivi rischi gli attacchi dei padroni di casa. I bianconeri spingono, ma non riescono a trovare gli spazi per provare ad affondare non riuscendo a trovare il raddoppio. Nel secondo tempo però i campioni d'Italia calano d'intensità. Una gestione della palla troppo lenta e una manovra compassata, ha permesso ad un Genoa ordinato di prendere fiducia nel corso della ripresa. Il gol subito è stato il simbolo della prestazione confusionaria e disattenta degli uomini di Allegri. Quattro delle sei reti subite dai bianconeri provengono dagli sviluppi di un cross. La reazione non arriva e per la prima volta i cambi non hanno dato la svolta ad un match che con il passare dei minuti diventava sempre più complicato. Sia Douglas Costa che Dybala non sono riusciti a dare vivacità agli attacchi bianconeri. Il brasiliano al rientro dopo la squalifica è stato protagonista di una prestazione opaca, con molti errori e disattenzioni in fase di costruzione. Le colpe di oggi sono figlie di una prestazione corale insufficiente e che fa tornare con i piedi per terra la truppa bianconera, ma i meriti sono anche di Juric che in un esordio difficilissimo è riuscito a strappare un punto molto prezioso, con una prestazione sagace. La concretezza, la lucidità, ma soprattutto la rabbia agonistica sono venuti meno e contro il Manchester United non ci dovranno essere cali di tensione. Dare per scontato di aver già vinto il campionato sarebbe un grosso errore.
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