Carraro punge la Juventus, Chirico non la prende bene. In un'intervista ai microfoni di Radio Kiss Kiss l'ex presidente della FIGC aveva dichiarato: "Gli scudetti della Juventus? Sono 36, punto e basta, non si discute. La Juve è una società straordinaria, ma ha fatto un film tutto suo". Non è tardata ad arrivare la risposta del giornalista e noto tifoso juventino Marcello Chirico. In particolare si legge nell'estratto del suo editoriale sul sito ilbianconero.com: "Prima di tutto, egregio Dott.Cav.Pres.Carraro, chiariamo subito che gli scudetti della Juventus sono 38 e non 36. Fin quando Lei o qualcun altro non riuscirà a dimostrarci, con prove autorevoli e non arzigogolati teoremi, quante partite del campionato 2004/05 (quelle del torneo successivo manco le considero, perché non finì nemmeno sotto inchiesta) vennero alterate a vantaggio della Juventus, il numero degli scudetti juventini resterà sempre quello stampato all’ingresso dell’Allianz Stadium. Eviti inoltre di usare come “prova di colpevolezza” la decisione della dirigenza juventina dell’epoca di  accettare la retrocessione: i legali della Juventus non erano dei pazzi o degli sprovveduti, ma di fronte alle pesanti accuse formulate dal pm federale Palazzi non ebbero il tempo necessario per imbastire uno straccio di difesa, essendo i tempi del processo estremamente contingentati. Pure l’egregio Dott.Cav.Pres. finì dentro il calderone di Calciopoli, salvo poi essere salvato per la collottola dalla terza sezione penale della Cassazione, prosciogliendolo da ogni accusa. Questa è solo una parte del film di quei primi anni Duemila, in cui il regista non era Agnelli, ma uno degli attori era proprio Franco Carraro. Per usare le sue stesse parole: questa è la verità, il resto sono chiacchiere. Ecco perché gli scudetti della Juventus sono e saranno sempre 38 e non 36, caro Dott.Cav.Pres.".

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