Francesco Fourneau della sezione di Roma 1 (ph. zimbio)

Riprende il campionato dopo la pausa delle Nazionali e per quanto mi riguarda sono gare che si potrebbero evitare in questo periodo nero causa Covid. I rischi sono troppi per tutti e stiamo vedendo le conseguenze in alcuni giocatori e le competizioni internazionali in questo momento sarebbe meglio accantonarle.

In settimana c’è stata la decisione del giudice sportivo in merito alla gara Juventus–Napoli del 4 ottobre 2020 per la mancata presentazione della società partenopea e il provvedimento è stato giusto: le regole vanno rispettare e il Napoli, con il suo presidente in primis, lo sa benissimo. Credo che a parte invertite, gli azzurri sarebbero stati pienamente d’accordo con il Dottor Mastrandrea, l’art. 53 NOIF parla chiaro e credo che in appello la sentenza non cambierà.

NAPOLI - ATALANTA (4-1): Arbitro Di Bello di Brindisi (Passeri - Tegoni), IV° Pasqua, VAR: Nasca, AVAR: Preti.

Napoli capolavoro!!!

Primo tempo perfetto dei partenopei che non danno scampo ai bergamaschi, 4 a 0 e gara chiusa. Ovviamente non va dimenticato tutto quello che di buono la Dea ha prodotto da circa 2 anni ad oggi, ci può stare anche questa sonora sconfitta e l’Atalanta sarà una delle protagoniste di questo strano campionato (Covid).

Nulla da evidenziare in questa contesa, Di Bello ha diretto bene, grazie alla sportività di entrambe le formazioni e per trovare qualcosa di negativo nell’arbitro brindisino dico solo che delle 3 ammonizioni, qualcuna era evitabilissima.

INTER - MILAN (1-2): Arbitro Mariani di Aprilia (Costanzo - Bindoni), IV° Maresca, VAR: Irrati, AVAR: Carbone.

Il Derby per antonomasia è del Milan!!

In uno stadio immenso come San Siro, solo 1000 privilegiati hanno assistito a un bell’incontro come solo la stracittadina meneghina può dare.

I rossoneri vincono meritatamente e si ritrovano a punteggio pieno dopo le prime 4 gare di campionato.

L’Inter ha sprecato troppo in avanti, tanti sono stati gli errori di Kolarov in difesa.

Mariani dirige, ma non bene. Ha lasciato correre il grande nervosismo in campo, qualche fallo di troppo non sanzionato come si dovrebbe ma nei momenti cruciali non ha sbagliato. Comunque il suo derby non ha dato una sufficiente direzione.

11’: rigore sacrosanto per i rossoneri. Ibrahimovic viene steso in area da Kolarov, nessun dubbio per il direttore di gara e non occorre il VAR. Troppo netto e ingenuo il fallo del difensore. Lo svedese si fa ribattere il tiro dagli 11 metri da Handanovic, ma il pallone ritorna tra i piedi dello svedese che non sbaglia.

15’: raddoppio del Milan sempre con lo svedese che su cross di Leao parte da posizione regolare e Bindoni vede bene.

73’: Lukaku entra in area milanista, lo affronta Donnarumma che lo mette giù. Mariani non ha dubbi e decreta il penalty. Interviene il VAR Irrati che mette in risalto il tocco del difensore danese Kjaer che lancia Lukaku in area. Il tocco è ritenuto fortuito e non una giocata: sono pienamente d’accordo. A questo punto il direttore di gara assegna il giusto fuorigioco a favore della difesa, prima del tocco involontario del difensore danese è Eriksen che sta in possesso di palla.

SAMPDORIA -LAZIO (3-0): Arbitro Orsato di Schio (Meli - Bresmes), IV° Giua, VAR: Massa, AVAR: Alassio.

Crollo della Lazio al Ferraris di Genova contro una Sampdoria determinata che non da spazio ai laziali in nessuna zona del campo.

Apre il sempre vivo Quagliarella al 32’, raddoppia Augello al 41’ e chiude la contesa Damsgaard al 74’.

Solita direzione di Orsato che senza difficoltà gestisce una gara con semplicità.

Nulla da evidenziare.

CROTONE - JUVENTUS (1-1): Arbitro Fourneau di Roma 1 (Lo Cicero - Cecconi), IV° Pezzuto, VAR: Abisso, AVAR: Longo.

Fourneau, arbitro emergente della sezione di Roma 1, ha avuto il “coraggio” di aver decretato un rigore contro la Juve dopo 11’ per un’entrata in ritardo di Bonucci sul polacco Reca che cade a terra. Contatto non eclatante, ma ci può stare. Quello che mi lascia perplesso è invece come Simy ha realizzato il tiro dagli 11 metri. Questi non sono rigori regolari e vanno ripetuti. Il calciatore non può fermarsi diverse volte durante la rincorsa e addirittura in questa occasione l’attaccante si ferma prima di calciare aspettando che il portiere si muova.

60’: mi rimane qualche dubbio sull’espulsione di Chiesa per un’entrata su Cigarini. L’ex fiorentino è in ritardo sull’avversario, ma rivedendo diverse volte l’episodio dalla freddezza delle immagini in tv, mi sembra esagerato il rosso. Mi “fido” solo dalla vicinanza dell’arbitro romano nell’azione e vi posso garantire che spesso le prospettive televisive, la freddezza della immagini, non sempre mettono in risalto l’intensità emotiva del calciatore. Spero di essermi spiegato.

76’: Morata trova la rete dell’1 a 2 per i bianconeri. Cuadrado in area di rigore calabrese, mette al centro dell’area di porta e trova lo spagnolo che mette alle spalle di Cordaz, Cecconi e Fourneau assegnano la rete, ma Abisso al VAR e Longo all’AVAR, dopo circa 7’ trovano la punta del piede di Morata leggermente avanti (assurdo) e il risultato rimane sull’1 a 1.

A conti fatti la direzione di Fourneau non mi è dispiaciuto. L'arbitro di Roma 1 va oltre la sufficienza.

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