Fabio Cannavaro si è confessato a Sky al rientro dalla sua avventura in Cina. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni:

"In Cina sono sempre stato bene non è stata una scelta figlia della crisi del club. L'avevo già fatta qualche mese prima e avevo già comunicato alla società che non avevo intenzione di rientrare.Ogni volta nel campionato si va in bolla e non se ne esce per 30 giorni. Non hai modo di vedere la famiglia per altri 11-12 mesi e alla fine ho scelto così. Ne sono contento. In Cina ho fatto un'esperienza fantastica, ho allenato giocatori importanti e per me è bello ora essere qui e aver ritrovato la mia famiglia".

OSIMHEN"Come si marca Osimhen? Con me non avrebbe toccato palla - ride - anche lui sta dimostrando grandissime qualità, fa reparto da solo, tiene impegnata una difesa intera, sa giocare senza palla e attacca la profondità. Sta facendo la differenza alla pari di Insigne".

FUTURO - "Ora sono più pronto, ho le mie esperienze, abbiamo giocato per tre anni la Champions League asiatica e ho sempre avuto la possibilità di allenare giocatori forti. Come mi definirei da allenatore? Ho avuto grandissimi gestori come Capello e Lippi o più appassionati della tattica come Malesani, Sacchi e Zaccheroni. Io spero di essere una via di mezzo e trasmettere le mie idee. Sono molto esigente e mi piace vincere attraverso il bel gioco. Molto però dipende dall'intelligenza di chi allena: se hai delle idee ma giocatori con caratteristiche diverse, devi avere la capacità di adattarti".

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