Negli ultimi giorni ha tenuto banco il caso tamponi dei giocatori della Lazio con Immobile, Lucas Leiva e Strakosha positivi nella settimana di Torino-Lazio, negativi alla vigilia della trasferta piemontese e poi di nuovo positivi il giorno dopo la gara contro i granata e alla vigilia del match di San Pietroburgo contro lo Zenit, disputata tre giorni dopo e valevole per la fase a gironi di  Champions League. Ricordiamo che la Procura di Avellino ha disposto il sequestro della documentazione che accompagna tutti i tamponi processati fino ad oggi dal centro specialistico Futura Diagnostica della città irpina sul gruppo squadra e sullo staff della Lazio con i risultati della perizia, attesi per presumibilmente per la prossima settimana.

L'avvocato del club bianconceleste Gian Michele Gentile è intervenuto pochi minuti fa a Radio Punto Nuovo per fare il punto della situazione, e dove ha ufficializzato che la società capitolina ha denunciato il quotidiano sportivo la "Gazzetta dello Sport" per la campagna diffamatoria che ha tenuto in questi giorni sul caso tamponi.

Avvocato Gian Michele Gentile, le sue parole

GAZZETTA DELLO SPORT: "Abbiamo due processi, uno sportivo ed uno in Campania nella quale si parla solo della prassi burocratica della Figc su chi deve segnalare un eventuale positivo. Mai messo in discussione che non si siano mai messi i risultati dei tamponi. Abbiamo denunciato la Gazzetta dello Sport, sappiamo perché lo fanno, anche per la gara con il Torino. Per questo li abbiamo denunciati, abbiamo una vertenza in corso che nasce dopo questa campagna contro la Lazio".

CASO TAMPONI: "Sulla vicenda scientifica dei tamponi, abbiamo una consapevolezza diffusa, anche da come viene eseguito. L’altezza del prelievo del naso incide. Sarebbe una follia se un presidente mandasse a giocare un calciatore positivo per poi far positivizzare anche gli altri. Nessuno dei giocatori della Lazio, a qualsiasi sistema si faccia riferimento, italiano o europeo, è sceso in campo col minimo dubbio. Immobile, prima di scendere in campo col Torino, aveva fatto un tampone venerdì che aveva accertato la negatività, dopo un ciclo che aveva testimoniato lo stesso percorso, come accertato anche dalle indagini".

GENE N: "Un sintomo di una situazione di malessere che non è inequivocabilmente sintomo del coronavirus. Quando compare va fatto il tampone molecolare, se il molecolare è negativo, allora il gene N è sintomo di altro. Il problema è che la Uefa dà risalto al gene N, dice che è sintomo di coronavirus. La Lazio ha mandato i tamponi al Campus Biomedico: quando il Campus ha detto che i tre calciatori avevano il gene N, la Lazio ha fatto i tamponi che hanno dato esito negativo. Nessun calciatore è entrato in campo con il dubbio che potesse essere positivo. La Lazio rischia retrocessione o penalizzazione? La Gazzetta semina terrorismo. L’unica contestazione fatta alla Lazio è stata quella di non aver fatto la segnalazione alla Asl, ma che parte da una errata revisione della nomenclatura giuridica, perché è il laboratorio a dover comunicare. Il laboratorio di Avellino ha fatto qui i tamponi ed ha dato regolare comunicazione all’Asl di Roma. La contestazione che ci è stata fatta dalla Procura Federale è un ritardo di due giorni".

 

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