L'atteso derby va alla Spal grazie ad un gol di Grassi. Pessimo avvio del Bologna con l'immediato infortunio di Poli e l'espulsione di Gonzalez. Nel finale Destro spreca l'1-1 a porta vuota

- di Marco Vigarani -

Dopo quasi cinquant'anni torna a Ferrara il derby, forse la gara più sentita di tutta la stagione almeno sulla sponda biancazzurra. La Spal arriva dal successo fondamentale di Crotone per provare un'impresa dal doppio valore: continuare ad inseguire la salvezza e regalare una grande soddisfazione ai suoi tifosi. Il Bologna è invece caricato dal bis di successi casalingo su Sassuolo e Genoa ma anche dalle nuove speranze del nuovo modulo. Se mister Semplici perde Schiattarella per squalifica, il collega Donadoni recupera all'ultimo istante Poli ma soprattutto ritrova Verdi che va a far compagnia a Destro nella coppia d'attacco.La pioggia ed il terreno pesante sono compagni di viaggio sin dal primo istante di due squadre che partono a buon ritmo ed in particolare una Spal affamata che cerca subito la conclusione con Antenucci. La scelta di Donadoni di rischiare Poli però risulta un clamoroso autogol perchè dopo appena 5' il centrocampista di corsa sul lato più annacquato del campo chiede il cambio immediato e deve entrare Donsah. Gestione decisamente rivedibile da parte dello staff tecnico. Piove decisamente sul bagnato però per un Bologna già alle corde perchè cinque minuti dopo Gonzalez si fa battere sullo scatto da Antenucci facendosi espellere per una spallata da ultimo uomo: almeno Viviani sceglie la strada sbagliata e non trasforma in gol il calcio di punizione successivo. Si passa così ad un 4-4-1 con il neoentrato ghanese improvvisato terzino ed una gara di enorme sofferenza davanti agli occhi. Anche Grassi al quarto d'ora non trova lo specchio della porta di Mirante ma dopo lo shock i rossoblu provano a scuotersi difendendo l'area per ripartire in contropiede. Portieri comunque inoperosi visto che prima della mezz'ora sia Antenucci che Dzemaili concludono senza precisione mentre l'arbitro Rocchi invece non si annoia ed estrae altri cartellini (in particolare un giallo benevolo nei confronti di Donsah). La grande occasione per la Spal arriva al 34' con Lazzari che non trova lo specchio con un facile diagonale in corsa successivo ad un brutto errore di De Maio mentre i difensori estensi sembrano divertirsi a prendere di mira Verdi con interventi oltre il limite. Si conclude così sullo 0-0 un primo tempo estremamente nervoso con ben sei ammonizioni ed un'espulsione.L'equilibrio però viene sbloccato subito in avvio di ripresa da Grassi con un gran destro al volo di controbalzo dal limite dell'area sugli sviluppi di un corner: Mirante tocca ma è in ritardo e la palla entra in rete rendendo ancor più verticale la salita per il Bologna. Destro avrebbe anche l'occasione per riportare subito in parità il Bologna ma purtroppo il suo colpo di testa su cross di Verdi è più un atto di difesa che di offesa. Donadoni però vede una fiammella di vita nei suoi e prova ad alimentarla potenziando la fisicità dell'attacco con Avenatti al posto di un Verdi ancora chiaramente non al 100%. L'uruguaiano mette il fisico al servizio della squadra per far salire il pallone ed in fase di non possesso va a far schermo su Viviani che però ben presto lascia il campo per Everton. Passano quindi i minuti e gli sforzi del Bologna non portano a nulla, Di Francesco si danna l'anima su ogni pallone ma la produzione offensiva, complici fatica ed inferiorità numerica, resta a dir poco sterile. Arriva così anche il secondo cambio spallino con l'ex Floccari al posto di Paloschi ed anche quello dell'ultima carta felsinea con Orsolini che rileva Masina. Le prime giocate dello juventino sono sicuramente positive ma hanno lo stesso effetto di un miraggio nel deserto: ormai il Bologna è in apnea prolungata e non riesce più a riemergere. La Spal da parte sua invece sceglie di coprirsi con Simic per Lazzari anche se il piano di Semplici sfuma sull'espulsione di Lazzari al 93' per doppia ammonizione e nel finale viene incredibilmente graziata da Destro. Il numero 10 ha un'altra straordinaria occasione a porta vuota ma spedisce il pallone sopra la traversa mettendo l'ultimo chiodo sulla bara delle speranze rossoblù. Il pareggio sarebbe stato forse ingiusto per la quantità di lavoro fatta dalla Spal in una gara però pesantemente influenzata da un avvio terribile che ha visto Donadoni pagare dazio alle proprie scelte: pessima valutazione su Poli e fiducia tradita da Gonzalez. Il Bologna però non si è arreso, ha provato a rialzare la testa ed è stato alla fine condannato dal suo uomo simbolo: Destro ha avuto due occasioni e le ha fallite entrambe riaprendo immediatamente il dibattito sul valore assoluto di un ragazzo esaltato appena una settimana fa. Il Bologna viene fermato da una squadra inferiore ma più motivata, fallisce uno delle partite in cui ha costruito le proprie fortune ed ora dovrà abbassare nuovamente la testa e lavorare per tornare vincente al Dall'Ara contro l'Atalanta.
Calciomercato Bologna, due difensori sul taccuino di Sabatini
Torino, la corsa deve ripartire. Prima tappa il Crotone e l'altro Walter

💬 Commenti