Oggi alle 15 al Benito Stirpe, il Torino affronterà i ciociari penultimi in classifica. L'obiettivo è non replicare quanto visto nella gara contro il Chievo. Rientrerà Rincon dall'inizio, panchina per Lukic  Quando il “Fuga per la vittoria” riempiva le sale cinematografiche di tutto il mondo, Walter Mazzarri aveva da poco compiuto 20 anni e si destreggiava nel centrocampo del Pescara. Urbano Cairo muoveva i primi passi da imprenditore, mentre della rosa attuale del Toro, il solo Emiliano Moretti era nato. Oggi, a 38 anni di distanza, quella pellicola americana diventa tremendamente attuale nella questione Europa League per l Toro, impegnato alle 15 al Benito Stirpe di Frosinone. Contemporaneamente, a Marassi, si sfideranno Sampdoria e Atalanta e, in posticipo, Fiorentina e Lazio. Due scontri diretti per la zona europea della classifica, che si tramutano in un’occasione troppo ghiotta per i granata di allungare in classifica sulle dirette concorrenti. Un passo falso di Lazio e Atalanta, a pari punti con il Torino a quota 41 (anche se i biancocelesti devono recuperare il match casalingo contro l’Udinese), significherebbe ottenere un vantaggio che, alla fine dei giochi, potrebbe rivelarsi decisivo. Il Frosinone di Marco Baroni (e precedentemente di Moreno Longo, ex tecnico della Primavera granata) è una squadra che, nelle ultime gare, ha dato filo da torcere agli avversari. L’ultima gara in casa, contro la Roma, ha visto i giallorossi vincere all’ultimo respiro dopo che i ciociari avevano prima trovato il vantaggio e poi rimesso in piedi la gara. Contro il Genoa, nell’ultima giornata, un pari a reti bianche in trasferta che è servito per rosicchiare un punto alle dirette concorrenti per la salvezza. Il 3-5-2 del tecnico gialloblù prevede due esterni di centrocampo molto propositivi in fase offensiva e una mediana formata da un regista puro e due mediani di corsa. In avanti, invece, un rifinitore e una prima punta. Davanti a Sportiello, il terzetto difensivo di oggi dovrebbe essere formato da Goldaniga, Salamon e Capuano. In mezzo Viviani a dettare i tempi alla squadra, con Chibsah e Gori ai suoi fianchi; Sugli esterni Paganini e l’ex di turno Molinaro, in avanti Pinamonti sarà il riferimento offensivo, con Ciano alle sue spalle a svariare su tutto il fronte. Mazzarri, nella consueta conferenza stampa pre-partita, ha svelato di aver martellato la sua squadra per tutta la settimana, per cercare di mantenere alta la concentrazione. L’obiettivo, oltre ai 3 punti, è quello di variare l’approccio rispetto alla partita contro il Chievo della scorsa settimana, e di tenere in mano sin dall’inizio le redini del gioco. Giocare ed essere continui per tutta la gara, cosa che è mancata contro i clivensi e che ha infastidito il tecnico toscano. Il Toro si presenterà a Frosinone con uno schieramento tattico a specchio, 3-5-2, con due variazioni rispetto all’ultima gara. In porta Sirigu, che vorrà mantenere l’imbattibilità, e davanti a lui i soliti Izzo, Nkoulou e Moretti, in vantaggio su Djidji che non ha recuperato al 100% la forma. Sugli esterni, vista l’indisponibilità di Aina, De Silvestri a destra e Ansaldi a sinistra, mentre Rincon ritroverà il posto da titolare in mezzo al campo. A farne le spese Lukic, titolare nelle ultime 6 ma in ombra contro il Chievo. In attacco, viste le non perfette condizioni di Iago Falque, che si è comunque allenato in settimana, ci sarà l’accoppiata Zaza-Belotti, che tanto bene ha fatto nel secondo tempo contro gli scaligeri. All’andata, all’Olimpico Grande Torino, finì 3-2 per il Toro che riuscì a dilapidare il doppio vantaggio in pochissimi minuti. Tutto quello che non bisognerà fare oggi: vincere allo Stirpe, calendario alla mano, potrebbe valere molto più di 3 punti.
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