A quasi 40 anni, Zlatan Ibrahimovic continua a stupire a suon di gol. Sua la doppietta che ha deciso il derby da poco terminato in favore del suo Milan. Galvanizzato dalla prestazione, Ibra si è confessato a Sky Sport, affermando di aver affrontato il Covid-19 in estrema tranquillità, non avendo mai avuto paura della malattia. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni: 

SQUADRA IN CRESCITA - "La squadra sta crescendo tanto, i giovani si allenano molto bene. Sento tanto la responsabilità, perché sono il leader. Però tutti hanno fame e hanno voglia di vincere". 
 

ANEDDOTO PASSATO - "A Manchester dopo il mio infortunio dissi a Mourinho di non convocarmi perché non ero pronto e poi sono andato in America. Ero nel dubbio se smettere o meno, ma Raiola mi ha detto che era troppo facile chiudere così. E’ arrivato il Milan e sono andato. Io adesso mi sento come un leone. Mi sento completo e con tanta esperienza, se avessi la condizione di quando avevo 20 anni nessuno mi fermerebbe, anche se nessuno mi ferma comunque...".

CORONAVIRUS - "Non ho mai avuto paura del Covid. Facevo il tampone ogni 3 giorni, ma il derby non potevo saltarlo, avrei giocato anche da malato".

ESULTANZA POLEMICA - "C’era un tifoso che cantava contro di me, cosi gli ho dedicato il gol".

LEAO - "Ha un gran fisico, quasi meglio del mio. Deve concentrarsi sul calcio e capire le sue potenzialità. Deve capire che gioca nel Milan."

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