La Sampdoria di Marco Giampaolo in casa ha conquistato 33 punti dei 48 complessivi. Marassi violato solo tre volte in stagione. Murru unico assente.

-di Luca Nigro-

Per la Sampdoria la sconfitta contro la Juventus di domenica scorsa è la quarta nelle ultime sei partite. Che quest’ultimo periodo per la squadra di Giampaolo sia tutt’altro che positivo, è sotto gli occhi di tutti. I soli 4 punti raccolti denotano una flessione solo parzialmente interrotta con la vittoria di Bergamo nel recupero della 27° giornata. Eppure il bilancio dopo 32 gare di campionato è invidiabile: nono posto con 48 punti e un pass per l’Europa ancora raggiungibile. I 50 gol realizzati (7 più del Milan attualmente sesto) sottolineano l’ottima vena realizzata dei blucerchiati che tuttavia peccano nelle reti incassate. Le 49 subite da Viviano e compagnia, onestamente sono troppe per una squadra che lotta per un traguardo così prestigioso come la vecchia Coppa Uefa. Certamente i numeri della retroguardia di Giampaolo alla fine potrebbero pesare, anche perché le dirette concorrenti viaggiano a cifre decisamente migliori. Dati negativi maturati soprattutto fuori casa dove la Samp ha vinto solo 4 volte e ha una media punti abbastanza bassa (0,94 a partita). Il 4-1 di Crotone è l’emblema stagionale del mal di trasferta sampdoriano. E in casa? Mettendo per un attimo da parte lo 0-5 con l’Inter, si può affermare con assoluta certezza che Marassi trasforma gli uomini di Giampaolo. Sarà l’aria del mar Ligure, sarà il potere soprannaturale del tifo blucerchiato, sarà la suggestione del Ferraris, fatto sta che quando la Samp gioca in casa è un’altra squadra, nei numeri e spesso nel gioco. Nonostante non vinca dal 25 febbraio scorso, 2-1 all’Udinese, delle 14 vittorie complessive, 10 le ha ottenute in casa e delle 50 reti totali, 31 le ha siglate davanti al proprio pubblico. In sole tre gare i blucerchiati hanno ceduto le armi.La media punti interna è altissima: 2.06 a partita. Delle 20 squadre di A la Sampdoria è quarta per rendimento casalingo (non a caso a Genova è caduta anche la Juve). Certamente il 4-3-1-2 a rombo, sistema di gioco mai modificato da Giampaolo nelle 35 gare stagionali (Coppa Italia compresa), rende di più a Marassi. Un modulo che esalta i due vertici del rombo di centrocampo Torreira e Ramirez. La duttilità tattica del piccolo e la qualità del grande uruguaiano, sono imprescindibili per il gioco pensato dal tecnico blucerchiato. Un modulo nel quale fungono un ruolo importante anche gli esterni difensivi e le mezzali, spesso brave a supportare i due attaccanti. Ovviamente sono le qualità dei singoli a fare spesso la differenza: averceli i vari Praet, Zapata e Quagliarella. Giampaolo per la gara di domani, a parte il lungodegente Murru, potrà contare su tutta la rosa a disposizione. A destra rientrerà Bereszynski, mentre a sinistra potrebbe rivedersi Strinic. A centrocampo si giocano una maglia Linetty e Barreto. Per il resto pochi dubbi con Silvestre e Ferrari davanti a Viviano, Torreira e Ramirez in mediana, Quagliarella e Zapata in attacco. Due mesi senza vittorie in casa sono tanti per una squadra che ha costruito la sua attuale classifica proprio tra le mura amiche. L’Europa è sicuramente un obiettivo più stimolante di un undicesimo posto, ma il Bologna ha quantomeno il dovere morale di provarci. Se non altro per dare una gioia ai propri tifosi dopo la brutta trasferta di Crotone. Probabile Formazione (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski, Silvestre, Ferrari, Strinic; Linetty, Torreira, Praet; Ramirez; Quagliarella, Zapata. All.: Marco Giampaolo.
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