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– di Tiziano De Santis –
Il nuovo anno porta solo conferme in Serie A. Nella prima giornata del 2017, in realtà l’ultima del girone d’andata, tutte le big, ad eccezione della Juventus, riescono ad ottenere i 3 punti, seppur soffrendo ai limiti di ogni pronostico. I bianconeri, pur non giocando una gara esaltante, stendono il timido Bologna di Donadoni senza correre particolari rischi allo Juventus Stadium. Ma andiamo con ordine: se l’Empoli di Giovanni Martusciello supera meritatamente il quasi inesistente Palermo di Corini grazie alla terza rete stagionale, su rigore, di Maccarone, salendo a quota 17 punti in classifica, il Napoli di Maurizio Sarri incontra più di una difficoltà nell’anticipo serale del San Paolo. L’organizzazione tattica imposta alla Samp da Giampaolo è perfetta nel primo tempo e non è un caso che i padroni di casa non riescano a recuperare lo svantaggio targato Schick-Hysaj per i primi 45 minuti di gioco. Nella ripresa, l’andamento viene ribaltato totalmente dal rosso estratto da Di Bello nei confronti di Silvestre per un fallo inesistente ai danni di Reina: il difensore blucerchiato viene, infatti, ingiustamente punito per un colpo mai dato al portiere azzurro sullo sviluppo del rinvio successivo all’angolo doriano. La Samp resta in 10 e il Napoli ne approfitta prima con Gabbiadini, che a 77′ non può sbagliare sotto porta dopo l’ennesimo ottimo assist di Callejon, e poi con Tonelli, bravo a insaccare il definitivo 2-1 dopo una bella giocata di Strinic in area di rigore. Il Napoli torna alla vittoria dopo il pareggio con la Fiorentina e sale a 38 punti in classifica. Per la Samp si tratta di una beffa clamorosa e probabilmente immeritata.
Il pranzo della domenica è accompagnato dal match della Dacia Arena tra Udinese e Inter. La squadra di Delneri passa al 17′, quando Jankto non ha problemi nel superare Handanovic dopo una bella giocata di Samir, ottimo nel prendere palla a centrocampo, saltare tre avversari come birilli e notare l’inserimento del compagno. Sul finire della prima frazione di gioco, i padroni di casa sfiorano il raddoppio con Widmer, prima di essere puniti dalla legge del “gol sbagliato-gol subito”: Perisic riceve bene da Icardi in area di rigore e spara un sinistro su cui Karnezis non può nulla. Il pareggio scuote i nerazzurri, che sono l’unico team ad entrare in campo nella ripresa: i numerosi sforzi degli uomini di Pioli vengono premiati nell’1-2 finale firmato dallo stesso Perisic, il quale all’87’ consegna 3 punti importantissimi ai suoi grazie a un pregevole colpo di testa sulla precisa punizione sul secondo palo di Joao Mario. Durante il caffè pomeridiano, allo scialbo 0-0 di Reggio Emilia tra Sassuolo e Torino si contrappone la spettacolare gara di Verona tra il Chievo di Rolando Maran e l’Atalanta di Gian Piero Gasperini: gli ospiti confermano quanto di buono fatto vedere sinora con una grande prova collettiva e individuale. In particolare è il Papu Gomez a rompere l’equilibrio del match al 4′ su assist di Freuler, prima di ripetersi al 23′ dopo un bel controllo sul cross di Spinazzola. Al 42′ è Conti a chiudere di piatto una gara perfetta, dopo la respinta non impeccabile di Sorrentino. A nulla serve, nella ripresa, l’1-3 dell’intramontabile Pellissier, perchè al 69′ Freuler, su assist di Petagna, riporta a tre le distanze dei bergamaschi. Continua la striscia positiva dell’Atalanta dopo il pareggio col Milan e la vittoria sull’Empoli; per il Chievo, invece, si tratta del secondo k.o. di fila dopo quello contro la Roma. Roma che riesce a conquistare il bottino pieno contro il Genoa di Ivan Juric al Marassi, campo in cui tutte le big hanno trovato difficoltà in questa stagione. I capitolini non sono un’eccezione a tale regola, pur riuscendo ad uscire vincitori dalle mura nemiche grazie alla sfortunata deviazione di Izzo sulla conclusione di Bruno Peres al 36′.
S’impongono allo stesso modo anche i cugini biancocelesti: all’Olimpico, infatti, Immobile salva i suoi solo al 90′, beffando Festa dopo un brutto controllo di Martella. Vince di misura e all’ultimo respiro anche il Milan di Vincenzo Montella, che domina il Cagliari in entrambi i tempi pur senza far registrare una gran quantità di conclusioni nello specchio della porta avversaria, specie nel primo tempo. A risultare fatale per le sorti dell’incontro è Gianluca Lapadula, che, subentrato a Pasalic al 79′, impiega soli 9 minuti per illuminare San Siro con un grandissimo assist da terra per Carlos Bacca, che con freddezza batte Rafael e i sogni di gloria del Cagliari con un solo colpo. Il Diavolo di Milano torna alla vittoria dopo due partite e sale a quota 36 punti in graduatoria, con una gara da recuperare e a -9 dalla Juventus capolista. I bianconeri non brillano nel primo tempo del posticipo serale con il Bologna di Roberto Donadoni, ma riescono comunque ad entrare negli spogliatoi sul 2-0 per un tè caldo: di Higuain e Dybala i gol, il primo bravo a dettare la profondità a un ritrovato Pjanic, il secondo impassibile nello spiazzare Mirante dal dischetto. Il 3-0 arriva su colpo di testa al 55′, quando Lichtsteiner mette in mezzo una bella palla per il Pipita, ancora una volta impeccabile sotto porta. I bianconeri danzano a ritmo di tango argentino e Allegri supera Conte nel record di gare casalinghe terminate in trionfo. La 26^ permette ai campioni d’Italia di allungare sulla Roma di 4 lunghezze, alla luce dei 45 punti conquistati sin qui.